ROMA. Tra Partito Democratico e Lega Nord cè piena intesa su alcuni temi della riforma elettorale e costituzionale, a partire dalla riduzione dei parlamentari dal 2013.
Mercoledì si sono incontrate le delegazioni dei due partiti: presenti Roberto Calderoli, Federico Bricolo, Gianpaolo Dozzo, Gianclaudio Bressa, Luciano Violante e Luigi Zanda. Il Carroccio ha anche sottolineato limportanza che assegna al Senato federale e ha ribadito il No alle preferenze. Si è registrata si legge in un comunicato del Pd unintesa piena sulla riduzione del numero dei parlamentari con effetti a partire dalla legislatura del 2013; la delegazione della Lega ha ribadito il proprio primario interesse per una riforma costituzionale che preveda il Senato federale; pieno consenso sui meccanismi della sfiducia costruttiva e sui nuovi poteri del presidente del Consiglio e del Parlamento. La legge elettorale continua la nota dovrà essere coerente con le riforme costituzionali, riconoscere lo stretto rapporto tra eletto e elettore senza l’utilizzazione delle preferenze. Al termine, le delegazioni si sono impegnate a ulteriori incontri al fine di approfondire gli aspetti più specifici dei singoli interventi.
IL GOVERNO CANCELLA I MINISTERI AL NORD. Intanto, arriva il No del governo Monti ai ministeri al Nord, tanto cari alla Lega. La notizia è stata data da Giovanni Floris, nel corso della puntata di Ballarò su Rai3, martedì sera. Sappiamo che Monti ha detto no alle Olimpiadi di Roma – ha detto il giornalista in apertura della trasmissione ma, attenzione, oggi dice no anche ai ministeri al Nord. Ricorderete ha aggiunto Floris che il giudice del Tribunale del lavoro di Roma, ad ottobre, si era pronunciato contro il trasferimento a Monza di tre ministeri, e il governo Berlusconi aveva fatto ricorso. Noi martedì scorso abbiamo fatto un servizio sottolineando come il governo Monti non avesse ritirato quel ricorso. Ci ha chiamato oggi la presidenza del Consiglio comunicandoci che ha rinunciato ad opporsi alla decisione del tribunale di Roma. Quindi, ha concluso il conduttore Monti archivia definitivamente la questione dei ministeri al Nord. Non si oppone più, il trasferimento è cancellato e la vicenda ministeri al Nord finisce qui.