Salemi, chiesto scioglimento per mafia. Sgarbi si dimette da sindaco

di Mena Grimaldi

Vittorio SgarbiTRAPANI. Vittorio Sgarbi, sindaco da tre anni di Salemi, comune in provincia di Trapani, si è dimesso. Motivazione: gli ispettori del Viminale potrebbero sciogliere il piccolo comune per infiltrazioni mafiose.

La proposta degli ispettori del ministero dell’Interno è contenuta nella relazione degli ispettori nominati dall’ex ministro Roberto Maroni, inviati a Salemi lo scorso anno subito dopo l’operazione “Salus Iniqua” su appalti e nomine nella Sanità che culminò con il sequestro di beni per 35 mln di euro.In primo piano il ruolo politico che avrebbe svolto l’ex deputato regionale Dc, Giuseppe Giammarinaro. Proprio lunedì mattina, Sgarbi, appreso della proposta di scioglimento del Comune, aveva annunciato la nomina a vicesindaco di Giammarinaro. “Nonè un indagato per mafia. E’ il rappresentante della maggioranza in consiglio comunale”.

La notizia di una corposa relazione già sul tavolo del ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha fatto infuriare non poco Sgarbi che ha così commentato la notizia: “Mi sono appena dimesso e la mia decisione è irrevocabile. Non mi sono mai accorto in tutti questi anni di infiltrazioni mafiose nel Comune di Salemi e non sono verificate in alcun atto. Non sono mai stato condizionato nella mia attività. Ho sbagliato a candidarmi a sindaco e adesso me ne vado sollevato”.

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