ROMA. Il governo pone la fiducia al decreto legge sul cosiddetto “svuota carceri” sul problema degli affollamenti degli istituti penitenziari: immediata la polemica della Lega e dell’Idv.
Dopo l’annuncio del dato in aula dal ministro dei rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, si è innalzato il coro dai banchi del Carroccio: “Vergogna”, hanno urlato. “L’ennesima fiducia posta da un governo tecnico che ha esautorato il Parlamento”, ha commentato il capogruppo della Lega alla camera, Paolo Dozzo. “Noi – ha ribadito ricordando la posizione del Carroccio – siamo nettamente contrari. Noi siamo per la certezza della pena”. Grida allo scandalo anche il vicepresidente dei deputati leghisti, Maurizio Fugatti. “Questo voto – dice – è una sconfitta del Parlamento e il governo dei tecnici dimostra ancora una volta di non rispettare la volontà popolare sia in aula che nelle televisioni”.
“Era una necessitàalla quale non credo ci si potesse sottrarre”, ha risposto il ministro della Giustizia,Paola Severino. La Severino ha poi voluto “ribadire con forza” che “nessun delinquente pericoloso sarà lasciato libero di camminare sulle strade italiane. Il provvedimento – ha aggiunto – contempera le esigenze di difesa sociale con quelle di allentamento della situazione delle carceri sovraffollate. Se un magistrato riterrà socialmente pericolosa una persona ne prevederà la detenzione in carcere”.
Mentre plaude alla decisione del governo, il gruppo di Futuro e Libertà che ha definito le polemiche “non produttive”, critiche sono arrivate anche dal partito di Antonio Di Pietro. “Non è questa la strada per avere la fiducia dell’Idv”, ha detto Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo dipietrista che si è rivolto ai banchi del governo rimarcando che “Berlusconi ha posto la fiducia 50 volte in tre anni, voi in tre mesi siete sulla stessa media”.
Sul provvedimento, mentre l’Idv voterà contro la richiesta di fiducia, i radicali, invece, hanno fatto sapere che si asterranno “pur dando un giudizio positivo sul governo Monti”. Giovedì mattina si procederà alle votazioni sulla fiducia, mentre il voto finale sul provvedimento ci sarà martedì 14 febbraio.
