Yara, si analizzano i Dna di alcune ragazze

di Mena Grimaldi

Yara GambirasioBERGAMO. Una nuova pista spunta sul caso di Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa nel novembre 2010 da Brembate di Sopra e poi ritrovata morta mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola. Sembra, infatti, che gli inquirenti stiano seguendo nuovamente la pista del Dna.

Così come era accaduto già lo scorso novembre, anche questa volta si cerca di risalire all’identità dell’assassino attraverso la mappa genetica per confrontarla con le tracce rinvenute sugli abiti della giovane ginnasta.

La novità è che, mentre finora i campioni erano stati prelevati solo a soggetti maschili, questa volta vengono confrontati anche i Dna di ragazze tra i 17 e i 20 che vivono nella zona.Oltre al solito prelevamento di un campione di saliva, alle ragazze, convocate presso la caserma dei carabinieri, viene chiesto anche dove si trovassero la sera del rapimento. Si pensa che gli inquirenti abbiamo individuato una traccia “familiare” nei reperti di Dna e attraverso quello delle ragazze stiano cercando di risalire all’assassino.

Nel frattempo, i genitori di Yara hanno avuto un incontro con il pubblico ministero che coordina le indagini, Letizia Ruggeri. Sembra che l’incontro, avvenuto senza il legale nominato dalla famiglia, sia avvenuto proprio per chiarire la posizione della famiglia Gambirasio, alla quale è stato negato l’accesso al fascicolo delle indagini. Nell’ora e mezza di colloquio, il magistrato avrebbe di nuovo negato l’accesso al fascicolo, ma questa volta spiegando in maniera dettagliata le ragioni alla famiglia.

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