ORTA DI ATELLA. Mio malgrado mi trovo costretto a rispondere, in qualità di presidente del Consiglio Comunale di Orta, agli ulteriori vili e volgari attacchi che esponenti dellopposizione hanno mosso allindirizzodel sottoscritto,…
… calpestando ogni buona norma di educazione e di rispetto personale prima ancora che istituzionale. Se tutto ciò discende dallandamento dellultimo Consiglio comunale vorrei solo ricordare che le regole della democrazia non sono patrimonio personale del presidente del Consiglio e che statuto e regolamenti non possono essere utilizzati strumentalmente da chi interpreta ruoli differenti allinterno della stessa consiliatura.
Detto ciò, vorrei amabilmente ricordare che il presidente del Consiglio non si è inventato nessuna spesa di trasferta poiché è noto anche ad esponenti della minoranza che il sottoscritto domicilia e risiede a Capua sin dal 2003; ed è certamente noto soprattutto a chi ha avuto limmeritato onore di sedere al tavolo dello scrivente e godere della sua ospitalità. Daltra parte, il presidente del Consiglio non è nella condizione di inventarsi espedienti poiché è noto a tutti che non possiede seconde o terze case intestate o vendute ad altri a prezzi damicizia; ed è altrettanto noto che non essendo costruttore o tecnico non ha avuto la possibilità di realizzare edifici in difformità ai permessi rilasciati o di non rilasciare fatture per prestazioni professionali . Ed è altrettantodi dominio pubblico che il sottoscritto presidente del Consiglio non ha mai utilizzato la sua professione in forma privatistica, né esercita due o tre attività professionali dichiarandone magari solo una.
Il presidente del Consiglio, in tempi vicini o lontani, non è mai stato presidente di circoli, associazioni o quantaltro, ricevendone benefici sotto forma di contributi da parte di enti pubblici, né ha mai utilizzato i suoi incarichi pubblici per sistemare in pianta stabile parenti o consanguinei.Al contrario, i suoi incarichi lo hanno sempre esposto ad attacchi viscidi e squalificanti come quello, ormai noto a tutti, di aver realizzato una mansarda in parziale difformità e che per questo carabinieri ed ufficio tecnico si sono mossi con una solerzia degna di miglior causa visto che, udite udite, dopo certosine verifiche riscontrarono una difformità di circa sette, dico sette, centimetri su un lato di detta mansarda rispetto al permesso rilasciato dai commissari prefettizi e chiesto dalla defunta moglie Teresa Villano! Vergognatevi!
Se poi ci si vuole riferire alle indennità indebitamente percepite, basti dire che, in attesa dellesame delle controdeduzioni presentate, il sottoscritto è stato il primo ad autorizzare il dirigente dellarea contabile a trattenere lindennità di funzione spettante in qualità di Presidente del Consiglio. Se poi qualcuno dovesse immaginare che è tutto un gioco delle parti, questo qualcuno sappia che le conclusioni, qualunque esse saranno, andranno al vaglio della Procura Generale della Corte dei Conti!
Il presidente del Consiglio comunale di Orta non è unanima candida; nella sua vita ha commesso errori ed altri certamente ne commetterà, ma non ha mai avuto la pretesa di ergersi a moralizzatore della cosa pubblica. Evidentemente, chi lo attacca spera sempre che la signorilità che lo contraddistingue gli impedisca di replicare o di rispondere. Beh! Mi dispiace ma da oggi non sarà più cosi! Perché quando squallidi interessi politici, personali o di qualsivoglia altra natura consentono attacchi alla persona di una gratuità e di una volgarità fuori da ogni logica di convivenza, non dico civile, ma almeno democratica, non si può pretendere di non essere ripagati di uguale moneta, soprattutto quando si ha una veste non precisamente candida e ci si vuole, ad ogni costo, presentare come campioni di moralità pubblica e privata!
Personalmente, credo di svolgere il mio compito di presidente del Consiglio sforzandomi di essere equanime ed imparziale. Se poi non sempre ci riesco me ne scuso con tutti, segnatamente con i cittadini di Orta.
Massimo Lavino, presidente del Consiglio Comunale di Orta di Atella