Il comitato C1Nord ringrazia Di Muro e le liste civiche

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Il comitato di quartiere “C1Nord”, due anni or sono, ha effettuato uno studio con la collaborazione di tecnici e basato sulle considerazioni e richieste dei residenti e delle attività commerciali, a seguito dell’adozione del dispositivo di traffico entrato in vigore il 18 marzo 2009.

Il documento, insieme ai grafici, èaccompagnato da circa 2000 firme e da un questionario, protocollato in più fasi al Comune di Santa Maria Capua Vetere. “Voleva essere un contributo all’allora Amministrazione in carica, utile per la risoluzione delle problematiche di viabilità generate dal dispositivo di traffico adottato”, spiegano dal comitato, sottolineando: “A distanza di anni, assistiamo alla richiesta di convocazione di un Consiglio comunale urgente sulle stesse problematiche e quel documento, che ‘fotografava’ la situazione di allora assume oggi una valenza più attuale che mai. Il silenzio e la scelta del Consiglio Direttivo del Comitato di Quartiere C1 Nord di tenere un profilo dai toni bassi, al contrario di chi oggi strilla e strombazza senza avere mai fatto nulla di concreto per il Quartiere, è stato frutto di una scelta meditata e tesa a dare credito all’amministrazione Di Muro, che nella sua parte fondante ha sostenuto e sposato la nostra causa. Un ringraziamento è dovuto a tutti quei consiglieri delle liste civiche che hanno compreso e supportato la nostra battaglia”.

“Oggi – continuano dal comitato – assistiamo al declino economico che ha investito il nostro quartiere, che seppure in parte ha motivazioni di carattere generale, dovute alla crisi che ha investito l’intera nazione, ha dall’altra parte responsabilità ben precise che hanno nome e cognome. Quelle amministrazioni che hanno governato la città illudendoci con promesse ed impegni anche sottoscritti, mai mantenute hanno contribuito in modo determinante al declino del quartiere C1Nord a cui assistiamo quotidianamente: è di pochi giorni fa la chiusura di due bar, uno dei quali storico, che è stata la prima attività ad insediarsi nella allora via Giovanni Paolo I. Un’amministrazione che non è stata in grado di garantire un minimo sufficiente di illuminazione pubblica, un minimo di decoro urbano, la completa assenza di attraversamenti pedonali su tutte le strade adiacenti Vialle del Consiglio D’Europa, e perseverando solo nell’abuso esagerato di parcheggi a pagamento, portati nel nostro quartiere fino alle 24, con l’unico scopo di uno sfruttamento economico, garantendosi nello stesso tempo un serbatoio elettorale senza offrire in cambio il minimo servizio, neppure una paletta indicante le fermate autobus extraurbane. Quelle amministrazioni, che con il loro operato, non sono state in grado di sottrarre zone destinate a standard pubblici favorendo speculazioni edilizie a vantaggio di pochi, o di installare una segnaletica verticale adeguata atta a informare l’utente della strada che arriva in città per la prima volta, evitandogli di ‘perdersi’ tra traverse senza alcuna segnalazione e infine garantire un minimo di sorveglianza che serva a prevenire episodi di micro delinquenza sempre più diffusi, hanno ottenuto il risultato che oggi appare a tutti ogni sera: desolazione e desertificazione. Quegli imprenditori lungimiranti, che avevano garantito con i loro investimenti in locali e attività commerciali di primo ordine, garantendo per anni quella vivacità che caratterizza una città viva e costituendo un centro attrattore per l’intera provincia, oggi non investirebbero un solo euro in questo quartiere”.

“Al declino delle attività commerciali – continuano dal comitato – seguirà ben presto un decadimento del valore urbanistico degli immobili residenziali. Siamo realisti e convinti che l’ottusità di chi ha voluto tutto questo, ancora oggi, quando a tutti è evidente il fallimento di quelle scelte adottate, faccia si che il proprio operato venga indirizzato alla conservazione dello stato attuale, al fine di sottrarsi all’umiliante gogna davanti alla città delle proprie incapacità amministrative. Dal momento che oggi tutti parlano, per mero calcolo politico, della situazione del C1Nord, non potevamo sottrarci dal dovere di dare voce a quella gente del quartiere che pur non essendo in mostra su quotidiani e blog ci ha onorato della propria fiducia spingendoci ad attivarci e a costituirci in comitato di quartiere, il cui operato è teso al raggiungimento di un livello accettabile di vivibilità che possa garantire serenità e tranquillità per noi e per le nostre famiglie”.

“Il nostro auspicio – concludono – è che l’attuale Amministrazione tenga fede agli impegni presi e, pur nelle difficoltà economiche che ci sono, attui tutti quegli adempimenti necessari a restituire il decoro urbano che il nostro quartiere merita”.

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