SANTARPINO. Il sindaco di SantArpino Eugenio Di Santo è il nuovo presidente dellUnione dei Comuni Atellani. E stato eletto, infatti, allunanimità nel corso della riunione convocata sabato 17 febbraio nella sala consiliare del comune di Gricignano.
Un incontro atteso e fortemente voluto dai sindaci dei comuni dellunione perché da troppo tempo lorganismo sovracomunale viveva una situazione di stallo non più sostenibile. Era, infatti, dalluscita del comune di Orta di Atella che lunione attraversava un momento di transizione di fatto acuìto dalla mancanza di un presidente. Di Santo, fin dallinizio, in occasione degli incontri dei mesi scorsi, uno dei quali convocato proprio presso il Palazzo Ducale Sanchez de Luna, aveva sottolineato che la criticità rendeva non più rinviabile lelezione e che la prolungata fase di stasi rischiava di compromettere la stessa esistenza dellorganismo atellano. E, proprio per evitare che limmobilismo proseguisse, si era fatto promotore della richiesta di una convocazione urgente alla commissione straordinaria di Gricignano, capofila dellunione. E la convocazione è arrivata. La riunione che si è svolta sabato scorso aveva lo scopo di avviare tutte le procedure per la discussione delle iniziative programmatiche da intraprendere per un effettivo e tangibile rilancio.
Presenti i rappresentanti dei cinque comuni: per Succivo il sindaco Antonio Tinto con i consiglieri Antonio DErrico, Eduardo DellAversana e Salvatore Di Santillo, per Frattaminore il sindaco Enzo Caso e il consigliere Giuseppe Del Prete, i tre commissari straordinari di Gricignano, per Cesa i consiglieri Domenico Migliaccio, Raffaele Bortone, Nicola Autiero e per SantArpino, oltre al sindaco Di Santo, il presidente e il vicepresidente del consiglio comunale Antonio Guarino e Alberto Plazza e il capogruppo Ernesto Capasso.
Tutti i votanti sono stati daccordo nel dichiarare che Di Santo è stato scelto per la sua caparbietà, la sua ferma volontà nel rilanciare un organismo importante come lunione che rischiava di essere seriamente compromesso. Fin dalluscita del comune di Orta di Atella si è impegnato in prima persona nel richiedere la convocazione di una seduta con la quale eleggere un nuovo presidente perché, solo così, poteva essere colmato quel vuoto che di fatto ha contribuito allimmobilismo dei mesi scorsi. Da questo momento siamo certi che, grazie al nuovo presidente da noi scelto, e alla sinergia con la quale lavoreremo, potremo fare tanto per riportare alla ribalta le risorse del nostro territorio e per rendere lunione un organismo in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini.
Sono orgoglioso di poter svolgere un ruolo così importante dichiara Di Santo e felice della fiducia che mi è stata accordata con questa elezione. Con la ricomposizione dell’organigramma e l’elaborazione di una nuova proposta programmatica rilanceremo concretamente l’attività di un ente la cui costituzione risponde ad un bisogno forte del nostro territorio che, sebbene diviso in più municipalità, presenta non poche problematiche in comune. Da questo momento comincia una nuova fase che ci lascia alle spalle linattività degli ultimi tempi e che ci vedrà lavorare per far proseguire questa importante esperienza istituzionale, politica e culturale e per valorizzare le grandi risorse che abbiamo sul nostro territorio. E arrivato il momento che tutti insieme ci adoperiamo per un rilancio concreto dellunione dei comuni. Ritornare a lavorare in sinergia conclude Di Santo ci rafforzerà perché la voce di un ente che raccoglie migliaia di cittadini è sicuramente più forte di quella di un singolo centro.