SANTARPINO. Grande successo sabato 11 febbraio, al Teatro San Carlo di Napoli, dove è andata in scena la più famosa opera seria del compositore bergamasco Gaetano Donizzetti, ovvero Lucia di Lammermoor su libretto del napoletano Salvadore Cammarano.
La notizia potrebbe passare inosservata o poco interessata al popolo santarpinese se non avesse avuto come protagonista, nel ruolo appunto di Lucia, una propria cittadina: il soprano Rosanna Savoia. Un cast di tutto rispetto con una inedita regia di Gianni Amelio, orchestra coro e corpo di ballo del Teatro San Carlo, tutti diretti rigorosamente a memoria alla veneranda età di 80 anni dalle sapiente bacchetta del maestro Nello Santi. Un pubblico attento e composto che ha esordito con forti applausi e acclamazioni a conclusione delle diverse arie della protagonista. Presente in sala, oltre a molti familiari di Rosanna, anche un parente acquisito altrettanto santarpinese e musicista in carriera: lorganista e baritono maestro Stefano Patricelli, che ha commentato:
Desideravo da anni poter ascoltare Rosanna ma gli impegni musicali di entrambi ci hanno sempre impedito di incontrarci. Trovarla in cartellone al Teatro San Carlo di Napoli in veste di protagonista in un opera che particolarmente prediligo è stata per me unoccasione assolutamente da non perdere!. Ha cantato in modo impeccabile e con una tale sicurezza di palcoscenico che solo un soprano come Lei, che ha cantato dalla Scala di Milano al Lirico di Cagliari, ad una sfilza di teatri italiani ed esteri e sotto la direzione di grandi direttori, poteva avere. Il mio primo commento nel vederla a fine recita in camerino: sei stata più brava e precisa del flauto, una straordinaria folle Lucia! Una battuta che chi conosce lardua e scoperta lunga cadenza del flauto e del soprano nellaria della pazzia può comprendere! Chissà forse un giorno eseguiremo un concerto assieme in paese sempre se sanno della nostra esistenza.