SESSA AURUNCA. La fuga in avanti fatta dal vicesegretario del Partito democratico provinciale, Ludovico Feole, è fuori luogo e sicuramente non concordata con la segreteria provinciale.
Io personalmente, a nome di tanti iscritti al Pd di Sessa, ho avvisato la segreteria provinciale non solo del contenuto non condivisibile del manifesto ma soprattutto di un uso improprio del simbolo del partito, visto che, a Sessa Aurunca non essendoci una segreteria eletta, per poter utilizzare tale simbolo bisogna avere lautorizzazione del provinciale che non ha avuto. I miei interlocutori provinciali non mi sembravano di condividere tale manifesto. Probabilmente il vicesegretario, oltre a credere di essere il padrone assoluto del Pd, non ha alcuna intenzione di costruire a Sessa ma il contrario.
A questo punto, chiediamo lintervento immediato del segretario provinciale Dario Abbate per ripristinare le regole di convivenza del nostro partito, unico legittimato a dare direttive. Nessuno si può permettere di considerare il nostro partito come una proprietà assoluta, tutti abbiamo il diritto di poter espletare la nostra funzione di militanti.
Di conseguenza vogliamo partecipare attivamente alla vita politica del partito che abbiamo scelto e di cui ci siamo tesserati. Questo chiediamo al nostro segretario provinciale con il solo intendo di costruire e non distruggere, così come abbiamo fatto negli ultimi mesi non denunciando pubblicamente legemonia di pochi che finora ha avuto un solo risultato, lindebolimento del Pd a Sessa Aurunca a favore di altre forze politiche.
Tommasina Casale, membro della direzione provinciale del Pd