Incidente su A13, a Succivo i funerali del bersagliere Cirillo

di Redazione

Crescenzo CirilloSUCCIVO. Sono quattro campani i militari che domenica sera, verso le 22.15, viaggiavano sulla Seat Ibiza che si è ribaltata in autostrada A13 Bologna-Ferrara all’altezza del casello di Ferrara Sud, mentre rientravano dopo un weekend di licenza premio trascorso a casa tra le loro famiglie.

Tra i quattro la peggio per Crescenzo Cirillo, 32 anni, di Frattaminore, seduto di fianco al conducente ha perso la vita quando l’auto dopo essersi sbattuta contro il guardrail e ribaltata in mezzo alla carreggiata nell’urto violento lo ha sbalzato fuori dall’abitacolo facendolo morire sul colpo.

I soccorsi, dopo la costatazione di morte, hanno trovato feriti in maniera lieve il conducente Antonio Capasso, 28 anni, di Caserta; Giampiero Romano, 25 anni, della provincia di Benevento, e la soldatessa Maila Sciullo, 24 anni di Torre del Greco. I militari fanno parte dell’XI Reggimento Bersaglieri di Orcenico Superiore in provincia di Pordenone.

Giunta la notizia alla caserma “Leccis” di Orcenico, subito il comandante del Reggimento, il colonnello Alfonso Cornacchia, ha imposto la bandiera a mezz’asta in segno di lutto e si èrecato in ospedale a Ferrara, dove oltre alla visitaai tre superstiti ha dovuto informare la famiglia Cirillo della triste notizia.

Crescenzo lascia la giovane moglie Antonietta Mangiacapra e la piccola figlia Giulia di appena un anno. Una vera tragedia ha inondato la famiglia Cirillo che ha sempre supportato e sostenuto i sacrifici del giovane, il quale dopo aver prestato servizio per diversi anni a Caserta, era stato trasferito da quattro anni nella località friulana. La salma, dopo l’autopsia, ha raggiunto la sua casa di Frattaminore.

I funerali si svolgeranno giovedì 23 febbraio, alle ore 15, per volontà dei suoi cari, nella Parrocchia della Trasfigurazione di Succivo celebrati da don Crescenzo Abbate. Ad accogliere la giovane vita spezzata senz’altroil picchetto d’onore e tanta commozione per un ragazzo semplicee genuino che amava il suo lavoro ed era ben voluto da tutti.

inviato da Stefano Patricelli

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