Aumento costo della vita: il Consiglio chiede agevolazioni fiscali

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Il Consiglio comunale tenutosi lunedì a Trentola Ducenta è stato molto seguito e produttivo.

Sempre in un clima di massima collaborazione e mai di commistione con l’opposizione, che non ha mai abdicato al suo ruolo propositivo e di controllo, l’Assise cittadina ha sviscerato con attenzione i punti posti all’ordine del giorno cominciando da quello riguardante gli Uffici del Giudice di Pace, argomento per il quale erano stati invitati a presenziare ai lavori consiliari i rappresentanti dell’Ordine degli Avvocati e delle associazioni di categoria. Al riguardo il sindaco Michele Griffo ha ribadito la sua determinazione nell’adottare tutti i mezzi a sua disposizione per fare in modo che gli uffici giudiziari in questione rimangano sul territorio cittadino, pur non sottacendo le difficoltà per l’Ente nel prevedere maggiori esborsi di quelli attualmente sostenuti per consentire il regolare svolgimento delle attività di giudizio, visti i continui e sostanziosi tagli operati dal Governo centrale ai trasferimenti statali. Griffo ha, dunque, esortato l’Ordine degli Avvocati a prendere in considerazione la possibilità di poter contribuire, in quota parte, al sostenimento delle spese necessarie per il funzionamento di tali uffici.

PRESSIONE FISCALE. Conclusa la discussione, si è passati ad analizzare il testo di un documento (qui il testo integrale) predisposto dal sindaco, parte integrante di una delibera di Consiglio comunale, con il quale, in un momento di difficile crisi economica aggravata dal continuo aumento della pressione fiscale e dal costante aumento di beni di prima necessità, si invitano i Governi, centrale e regionale, a prevedere forme agevolative ma anche strumenti di controllo che reprimano aumenti ingiustificati e favoriscano ribassi dei prezzi, in particolare di quello dei carburanti, nei momenti di contrazione dei costi alla fonte. Tale documento ha trovato l’unanimità dei consensi del consesso cittadino.

CONSULTA E GUARDIE AMBIENTALI. Altri due argomenti, quello relativo all’istituzione della Consulta comunale e delle Guardie Ambientali Volontarie, hanno concentrato su di loro l’attenzione dei consiglieri comunali, che in alcuni casi si sono concessi digressioni polemiche rivolte all’atteggiamento particolarmente critico tenuto da taluni (tra l’altro estranei al consiglio comunale) ritenuto ingiustificato ed immotivato soprattutto per quanto riguarda la Consulta. Dopo l’approvazione dei rispettivi regolamenti il sindaco Griffo ha espresso la sua piena soddisfazione. “Relativamente all’istituzione della Consulta – ha affermato Griffo – ritengo sia uno strumento utile ad ampliare la partecipazione democratica alla vita amministrativa e politica della nostra città. Non abbiamo mai ritenuto di essere i migliori o di essere infallibili. Cerchiamo di fare il nostro meglio nell’operare per il bene della città. Se ci sono persone, associazioni o anche partiti che non sono rappresentati in consiglio comunale, che vogliono contribuire con suggerimenti, proposte e idee, siamo ben disposti ad ascoltarli ed eventualmente ad accoglierli. Per quanto riguarda, poi, la creazione di un nucleo di Guardie Ambientali Volontarie, abbiamo ritenuto che possano essere un valido aiuto nel controllo capillare del territorio, più volte oggetto di scellerati atti di inquinamento. Tale nucleo potrà essere utile anche al controllo della regolare effettuazione della raccolta differenziata, oggi, con sacrificio, giunta al 56%”.

MENSA. In chiusura di seduta il sindaco ha voluto rispondere agli ultimi rilievi mossi all’affidamento temporaneo del servizio mensa scolastica. “E’ di un’evidenza lapalissiana – ha affermato Griffo – che la ditta affidataria del servizio di mensa scolastica sia in regola con la certificazione antimafia. Mi chiedo come sia possibile pensare che dopo aver revocato una ditta per mancanza di certificazione antimafia, si possa procedere ad un affidamento, seppure temporaneo, senza essersi accertati della sussistenza di tutti i requisiti necessari ed in via prioritaria della certificazione antimafia. Nemmeno un pivellino della politica avrebbe commesso una tale leggerezza. Per chi è duro di comprendonio sottolineo che, come risulta dagli atti giunti in Comune, la ditta in questione ha prodotto il Certificato del Casellario giudiziario, l’attestazione del Tribunale di Napoli – Sezione fallimentare, l’attestazione della Procura della Repubblica riguardo i Carichi pendenti ed infine la regolare iscrizione alla Camera di Commercio”.

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