Via Roma, i commercianti “commemorano” la caditoia rotta

di Antonio Arduino

 AVERSA. Singolare protesta dei commercianti di via Roma. Dopo aver inutilmente sollecitato ai tecnici comunali l’intervento di sistemazione definitiva di una caditoia dissestata che metteva a rischio l’incolumità dei pedoni, hanno deciso di manifestare apertamente il loro dissenso celebrando il trigesimo dell’evento.

Così nella serata di martedì hanno richiamato l’attenzione dei passanti, sperando di sollecitare almeno la curiosità degli amministratori municipali, collocando una candela accesa al centro della gabbia di nastro bianco e rosso che circondava la caditoia a rischio, realizzata per mettere temporaneamente in sicurezza la zona in attesa della soluzione definitiva del problema. Una sistemazione immortalata in una foto trasmessa via mms a decine di aversani.

“Un mese fa – raccontano i commercianti della zona – abbiamo segnalato il problema ai vigili urbani ma tutto quello che abbiamo ottenuto è stato un nastro rosso e bianco fissato a dei paletti di ferro in modo da formare una gabbia che ha circondato la caditoia”. “Poi – continuano – qualcuno ha rubato i paletti facendo cadere il nastro che è stato portato via dal vento. Una anziana passante è inciampata nel buco cadendo pesantemente così, a seguito di una nuova nostra segnalazione, è venuto un operaio del comune a sistemare alla meglio la caditoia senza, però, risolvere il problema di base. Tant’è che ancora oggi, dopo un mese dalla prima segnalazione, il pericolo resta”.

“Riteniamo che questo modo di fare dell’Amministrazione sia inaccettabile, lo abbiamo scritto a chiare lettere”, afferma uno dei commercianti indicando il cartello attaccato alla gabbia che invita i componenti dell’amministrazione andare a casa ricordando che peggio di noi c’è solo l’Africa”. “Sono tre anni – ricorda – che aspettiamo un intervento di ristrutturazione di via Roma. E’ stato annunciato tantissime volte e scorrendo le cronache dell’epoca si può constatare che era una delle prime cose che il sindaco intendeva fare quando fu eletto dieci anni fa. Invece non è successo niente. Promesse, annunci e niente altro”.

“A questo punto – concludono – anche se facessero partire i lavori prima del voto di maggio è inutile che vengano a chiederci sostegno. Sappiamo già cosa fare, abbiamo idee molto chiare in proposito”.

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