CASTEL MORRONE. Uno dei punti in discussione nel Consiglio Comunale di venerdì 16 marzo scorso, è stata ladesione del Comune di Castel Morrone al cosiddetto Patto dei Sindaci.
Si tratta delladesione ad un protocollo dintesa attraverso cui i Comuni della Provincia si impegnano a diminuire, entro il 2020, le emissioni inquinanti di CO2 nel proprio territorio del 20%. Liniziativa nasce dal recepimento del protocollo di Kyoto da parte dellUnione Europea, il soggetto che fa da Coordinatore Territoriale è la Provincia e uno degli strumenti per raggiungere lobiettivo è la redazione da parte dei Comuni di un P.a.e.s., ovvero un Piano di Azione per lEnergia Sostenibile.
LUnione Civica è consapevole che il Patto dei Sindaci è uniniziativa positiva rispetto a quella che ormai da decenni è considerata unemergenza planetaria. Essa, per quella che è la sua sensibilità verso le tematiche della salvaguardia ambientale e dello sviluppo sostenibile, pur essendo opposizione, con senso di responsabilità ha espresso un voto benevolo sul punto allordine del giorno astenendosi. Ma negli interventi dei consiglieri di opposizione e nella dichiarazione di voto, sono state sollevate delle critiche allAmministrazione e si sono sollevati dei dubbi sulla sua reale volontà di impegnarsi per il raggiungimento dellobiettivo.
Questa Amministrazione, è stato rilevato dai consiglieri dellUnione, ha soppresso il servizio di trasporto scolastico dopo circa mezzo secolo di erogazione da parte del Comune, permettendo così che per due volte al giorno centinaia di automobili attraversino il paese per concentrarsi presso listituto scolastico. UnAmministrazione che agisce in questo modo certamente non è attenta allambiente e, specificamente, non mostra alcuna sensibilità alla nocività conclamata delle emissioni di CO2.
E ancora, nei piani di questa Amministrazione vi è un incremento vertiginoso della popolazione residente. Essa, in un futuro imminente e in un colpo solo, vorrebbe aumentare di circa 500 unità gli abitanti del paese. E bene sottolineare che questo proposito è scollegato da ogni necessità della cittadinanza morronese ma nasce per sacrificare il nostro territorio alla domanda di appartamenti che sale dalla conurbazione casertana. Un tal modo di pensare è lesatto contrario di volere uno sviluppo sostenibile. Esso produce il solo effetto di snaturare il territorio a scopi consumistici, favorendo nei fatti le attività speculative e provocando inevitabilmente degli effetti sociali negativi e irreversibili. Castel Morrone è un comune dal territorio ancora incontaminato, la cui struttura urbanistica è quella del borgo rurale policentrico con insediamenti residenziali periferici monofamiliari di relativamente recente costruzione, che oltre a non deturpare il territorio in certi casi riescono perfino a qualificarlo.
Laumento di popolazione che lAmministrazione ha messo inspiegabilmente in cantiere, per il solo fenomeno dellantropizzazione porterebbe ad un aumento repentino delle emissioni di CO2 almeno del 5%. Che senso ha aderire a questo Patto dei Sindaci e poi prevedere la costruzione di un gruppo di palazzoni di cui nessun Morronese avverte il bisogno, che per il paese sono una novità tanto anomala quanto inquietante e che comporteranno, infine, una inevitabile impennata delle emissioni di CO2 sul territorio?
Gruppo Consiliare dellUnione Civica per Castel Morrone