Afghanistan, lunedì i funerali del sergente Silvestri

di Redazione

Michele SilvestriNAPOLI. Rientrerà in Italialunedì 26 marzo la salma di Michele Silvestri, il sergente del 21/o Genio Guastatori di Caserta morto sabato in Afghanistan durante un attacco a colpi di mortaio.

Lo fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa, precisando che l’aereo con a bordo la salma del militare atterrerà, alle 11, all’aeroporto di Ciampino. Dopo le formalità, alle 18, si svolgeranno i funerali solenninella Chiesa Santa Maria degli Angeli di Roma.

Domenica i familiari partiranno da Monte di Procidaper Roma a bordo di un minibus dell’Esercito dove domattina, all’aeroporto di Ciampino, giungerà la salma del loro congiunto. Per Roma partiranno i genitori del militare, la suocera, la moglie, il fratello con la fidanzata e la sorella con il marito. La famiglia sarà accompagnata nel viaggio e durante la permanenza nella capitale dalla psicologa dell’Esercito, il tenente Claudia Marino, e da alcuni ufficiali.

Al figlio Antonio, di otto anni, ha raccontato tutto la mamma, Nunzia. “È stata bravissima”, dice il tenente Marino, la psicologa dell’Esercito, che, nell’abitazione dei genitori del militare morto ieri in Afghanistan, assiste la vedova e il piccolo Antonio e dà supporto ai genitori del sergente Silvestri.

Il figlio del sergente Silvestri, “sarà seguito dalla nostra organizzazione di assistenza per gli orfani e i caduti in servizio e lo porteremo fino alla laurea per assicurargli il migliore futuro possibile”. Lo ha detto, dopo avere fatto visita ai familiari del militare morto, il generale Guido Landriani, numero uno del comando militare Esercito Campania, a cui fa capo tutta l’organizzazione logistica e di supporto psicologico per la famiglia. “Quando sono arrivato – ha aggiunto – non avevano ancora dato notizia al bambino anche se il piccolo l’aveva intuito in tutto questo trambusto. Credo che il piccolo stia metabolizzando quanto accaduto. Molto prostrati ho trovato la madre e il padre del sergente, un dolore che dimostra quanto fosse unita la famiglia, sia con i fratelli, con i cognati. Sono tutti molto addolorati”. Ma questa, ha concluso il generale, “è una situazione che quasi fa più male a chi porta certe notizie rispetto a chi le riceve”.

Nell’attaccosono rimasti feriti altri cinque militari italiani. Tra loro quella che destava maggiori preoccupazioni era il primo caporal maggiore Monica Graziana Contrafatto, di Gela, rimasta ferita in modo serio nell’attacco alla base avanzata Ice in Afghanistan. È stata “stabilizzata” e dovrebbe essere trasferita in giornata in Germania, all’ospedale militare americano di Ramstein, Le sue condizioni, secondo quanto si è appreso, restano sempre gravi, per varie lesioni provocate dalle schegge delle bombe di mortaio, ma non sarebbe più in pericolo di vita.

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