Omicidio Petru: 30 anni di carcere per i tre assassini

di Redazione

 NAPOLI. Trent’anni di reclusione: è la pena inflitta a ciascuno dei tre imputati accusati dell’omicidio del musicista romeno Petru Birlandeanu, ucciso da una pallottola vagante durante un raid di camorra il 26 maggio 2009 nella stazione della Cumana a Montestanto, nel centro di Napoli.

La sentenza è stata emessa stasera dalla terza sezione della Corte di Assise (presidente Carlo Spagna). Sono stati condannati Marco Ricci e Maurizio e Salvatore Forte. La Corte, pur riconoscendo la matrice camorristica del delitto, ha escluso l’aggravante del futile motivo. Per i tre imputati il pm Michele Del Prete aveva chiesto la condanna all’ergastolo.

Le sequenze dell’agguato furono filmate dalle telecamere di sicurezza, nella stazione della Cumana. Secondo l’accusa, Ricci e i due Forte, cugini tra loro, facevano parte del gruppo di otto killer che, partiti dal quartiere di Ponticelli, dove era ancora egemone il clan Sarno, scorrazzarono sparando per le strade di Montesanto in segno di disprezzo nei confronti del boss rivale Marco Mariano, da poco scarcerato.

Al processo si sono costituiti parte vivile il Comune di Napoli, assistito dall’avvocato Fabio Maria Ferrari, e i familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Elena Coccia.

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