Accolto il ricorso del Napoli e congelata la seconda giornata di squalifica per Walter Mazzarri. Il tecnico del Napoli, dunque, sarà in panchina mercoledì sera allo Stamford Bridge contro il Chelsea per la gara di ritorno degli ottavi di Champions.
Intanto, il tecnico dei blues, litaliano Roberto Di Matteo, che ha di recente preso il posto dellesonerato Villas Boas, carica la sua squadra. La sconfitta per 3-1 subita allandata appare rimediabile per il Chelsea, almeno questa è la convinzione del tecnico che ha spiegato come in meno di una settimana sia riuscito a risollevare un ambiente frastornato.
Dopo il licenziamento di Andrè dovevamo riscoprire la passione, l’amore per il calcio, gli occhi di tigre. – ha confidato Di Matteo al tabloid Sun – Così ho cercato di parlare con tutti i giocatori, uno per uno, per farli sentire tutti a bordo della stessa nave. Ho chiesto loro di giocare con passione parchè se un calciatore non si diverte in campo, se non crede più in se stesso e nei compagni, allora è davvero finita. Quando giochi stressato, o con la paura di fare errori, non puoi divertirti e la magia è persa. Ma solo con il massimo impegno possiamo riuscire a centrare unimpresa difficile come battere il Napoli.
Parole e suggerimenti che evidentemente hanno sortito leffetto desiderato, se è vero che nellultima settimana il Chelsea ha centrato due vittorie di fila, tre gol allattivo e zero al passivo. Una ricetta che ha funzionato per tutti, tranne che per Fernando Torres, però, vittima di un problema psicologico che solo lo spagnolo può risolvere. Dopo essere stato pagato poco meno di 60 milioni di euro lo spagnolo ha segnato la miseria di cinque gol in 13 mesi con la maglia del Chelsea, e ora è a soli 23 minuti dal tagliare il traguardo delle 24 ore senza reti (a digiuno da cinque mesi, una striscia di 24 partite).
Se avrà bisogno di me, sa che la porta del mio ufficio è sempre aperta. – ha dichiarato Di Matteo – Ma è una situazione che lui solo può sbloccare. Non deve pensare a quanto è stato pagato, ma concentrarsi solo sul campo, giocando semplice senza cercare ogni volta la giocata speciale. Tutto il resto verrà di conseguenza perché Fernando resta uno dei migliori centravanti al mondo e non può aver dimenticato come si segna.