Jack Sintini: una storia da raccontare

di Redazione

Giacomo Sintini Giacomo Sintini è stato un ottimo pallavolista italiano. Nato a Lugo di Romagna il 16 gennaio 1979,il miglior palleggiatore della serie A1 nel campionato 2004-2005, può annoverare nel suo palmarès, tra gli altri successi, una Coppa Cev, …

… il primo storico scudetto della Lube Macerata, oro ai giochi del Mediterraneo ed un oro agli Europei 2005. Sintini ha fatto tutta la trafila del settore giovanile della nazionale, costellata da importanti successi personali e di squadra nella juniores ,fino ad essere ingaggiato nel Porto Ravenna. Palleggiatore moderno, con i suoi 2 metri in grado anche di difendere a muro ed attaccare,nella sua carriera professionistica si è dimostrato all’avanguardia in un ruolo profondamente rinnovato rispetto agli anni ‘90 dall’ introduzione del “ Rally point system”.

Giugno 2011, Jack ha detto arrivederci alla pallavolo. “Scrivo il presente comunicato stampa allo scopo d’informarvi che sono costretto ad interrompere l’attività agonistica per un periodo di tempo ancora non ben definito. A seguito dei problemi nati nel corso della stagione agonistica appena conclusa (disputata a Forlì n.d.r.), ho svolto accertamenti successivi al termine del campionato, le analisi hanno evidenziato la presenza di un tumore al sistema linfatico”; queste poche righe, da lui vergate, hanno “messo in pausa” la passione di una vita. In pochi giorni, il campione romagnolo ha smesso la maglietta numero 10 per indossare il camice dell’ospedale di Perugia. Nessun palazzetto gremito ad applaudire le alzate di Sintini, nessun coppa d’alzare o finale da giocare.

Il reparto di ematologia il suo nuovo campo, la famiglia e gli amici il suo pubblico. Le settimane non piu’ cadenzate da impegni di Coppa ma da cicli di chemio. Quattro di questi fatti a dosi normali, 3 a dosi medio alte e l’ultima, in relazione all’auto- trapianto, ha necessitato di una dose sovra massimale. 28 febbraio 2012 un commosso Giacomo ha conquistato il centro del palazzetto, prima della sfida tra Modena e Macerata, per ricevere gli applausi del pubblico e l’abbraccio di vecchi amici del mondo volley che da ora sanno che lo ritroveranno presto sotto rete.

Alle telecamere de ”La Gazzetta dello Sport “un Sintini molto diverso da quello che gli appassionati conoscevano, dal viso emaciato, visibilmente dimagrito e senza capelli, ha parlato tranquillo. “Bisogna accettare anche i cambiamenti del corpo, per poter accettare la malattia”- ha spiegato Jack-“ perché da essa non si scappa anche se non è facile lottare”. Lottare solo per se stessi, solo per la cura è molto difficile. “Bisogna resistere quando hai voglia di mollare e ce ne sono tanti di questi momenti; se vuoi andare avanti devi condividere il dolore”.

Jack ha resistito per i propri cari, la moglie e la sua piccola Carolina. Ha resistito per continuare ad inseguire il suo sogno: tornare a praticare lo sport che ama da sempre, la pallavolo. Resistere soprattutto, nel rispetto del dolore dei tanti bambini incontrati in corsia e delle loro famiglie, piegati dalle sofferenze ma ancora vivi nella speranza. Questa speranza, che diviene forza vitale, soggiace nell’intimo d’ognuno, e trasforma le persone che come lui sono inconsapevolmente costretti a ricorrervi. Giacomo Sintini, ottimo pallavolista italiano è tornato; forse non se n’era mai andato.

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