Moggi: “Lavezzi alla Juventus di oggi non serve”

di Redazione

Luciano Moggi Luciano Moggi torna a parlare del Napoli e lo fa senza peli sulla lingua, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto.

L’ex dirigente della Juventus dice la sua a Radio Kiss Kiss sul ritorno di Champions degli azzurri in casa del Chelsea dopo il trionfo nell’andata degli ottavi di finale al San Paolo: “Il Napoli deve difendere con i denti il 3-1 dell’andata. I Blues non fanno paura, gli azzurri possono passare tranquillamente il turno visto che per ribaltare il risultato dovranno scoprirsi per rimontare lo svantaggio. In Inghilterra è difficile giocare, soprattutto a Londra”.

L’interesse si sposta poi sul campionato: “Ho un rammarico: sono certo che gli azzurri avrebbero potuto lottare per lo scudetto, hanno mollato troppo presto. Senza il turnover la squadra partenopea avrebbe almeno 4 punti in più. Sono ancora in lizza per il terzo posto ma potevano fare molto di più. Il Napoli è da elogiare, da De Laurentiis a Bigon passando per Mazzarri. Magari dovrebbe essere maggiormente ricordato Pierpaolo Marino, che ha costruito i nove undicesimi di questa squadra. Merito al presidente che ha riportato gli azzurri dalla Serie C alla Champions”.

Gli azzurri corrono anche in Coppa Italia: “La semifinale di ritorno è molto importante, anche se stimo poco l’Europa League perchè ha pochissima visibilità. Ci vorrebbe una rosa molto ampia per giocare il giovedì e la domenica. Insomma è una competizione sovrastata dalla Champions. Vincere la Coppa Italia sarebbe importante, ma l’Europa League rappresenta un’arma a doppio taglio”.

Moggi avrebbe speso 31 milioni di euro per portare Lavezzi alla Juve? “Non credo, le caratteristiche di questa Juve mal si combinano con quelle del Pocho. Lavezzi trascina la squadra a modo suo, a una squadra che gioca sempre in attacco serve meno. Al Napoli è interessante perché porta la squadra in avanti, le sue difficoltà si vedono al San Paolo quando gli azzurri devono fare la gara. Il prezzo del Pocho è giusto. Considerando l’attuale formazione della Juve non l’avrei portato a Torino, sarebbe difficile piazzarlo nella formazione di Conte. Molto probabilmente avrei preso Maggio, che è un esterno molto buono più adatto alla causa. Il Pocho è il vero leader del Napoli, portarlo altrove vorrebbe dire sacrificarlo ma sarebbe importante contro le grosse squadre e in Champions League”.

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