MILANO. Non si trattava di satira, bensì di diffamazione. Per questo motivo i giudici della Corte di Appello di Roma hanno condannato Beppe Grillo ad un risarcimento danni alla Fininvest di circa 50 mila euro.
Il famoso comico e blogger genovese, nel 2004, sul settimanale Internazionale, aveva scritto un articolo in cui accostava i modi di operare della Parmalat, il cui gigantesco crack finanziario era in quelle settimane al centro delle cronache internazionali, a quelli della Fininvest.
Da lì la richiesta di risarcimento danni dellazienda del biscione, di circa 500mila euro, per diffamazione. E proprio di diffamazione i giudici della Corte di Appello hanno ritenuto si trattasse, contrariamente alla tesi satirica invocata dalla difesa di Grillo. Grande soddisfazione per la sentenza ha espresso lazienda di Silvio Berlusconi tramite una nota ufficiale.
La sentenza era stata depositata lunedì 19 marzo, ma solo nella mattinata di giovedì il biscione lo ha reso noto alle agenzie di stampa.