NAPOLI. Si nascondeva in Spagna, a Jerez de la Frontera, Giuseppe Polverino, 52 anni, capo dellomonimo clan napoletano, arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e della Guardia Civil spagnola.
Polverino, al momento della cattura, era insieme ad un affiliato del clan, anchegli ricercato, Raffaele Vallefuoco, 48 anni, il quale ha tentato, senza successo, di evitare larresto mostrando una carta didentità intestata ad altra persona. Ai due i militari dellArma hanno notificato unordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dai pm della Direzione distrettuale antimafia partenopea Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Cristina Ribera, per i reati di associazione di tipo mafioso e associazione finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso.
Polverino era irreperibile dal 2006, dopo il mancato rientro in una casa lavoro. Ufficialmente era latitante dal maggio scorso, quando fu destinatario della misura cautelare oggi eseguita. Da tempo gli investigatori sospettavano che Polverino fosse nella penisola iberica, tradizionale rifugio di latitanti eccellenti di camorra, e seguivano vari personaggi legati al boss. Il clan Polverino ha investito in molte attività economiche i proventi della gestione degli affari illeciti nellarea nord di Napoli, tra Marano e Quarto. Ma è ben presente anche in molte regioni italiane attraverso i cosiddetti colletti bianchi.
Nel maggio scorso, contestualmente a una quarantina di arresti in un blitz dei carabinieri, erano stati messi i sigilli ad attività milionarie che vanno dal commercio carni, alle società nel settore edile e immobiliare, alla vendita di automobili fino alla titolarità di ipermercati. Un patrimonio del valore di oltre un miliardo di euro.
la cattura del boss in Spagna – Il video della Guardia Civil |