Famiglia: per i mariti mogli italiane pessime ai fornelli

di Redazione

 MILANO. Addio al mito della donna italiana perfetta tra le mura della cucina? In un momento di crisi come questo, con poche conferme e molte incertezze, sembra vacillare anche uno degli ultimi baluardi della quiete domestica.

Questo è lo scenario che emerge da uno studio dell’Associazione “Donne e Qualità della Vita” della psicologa Serenella Salomoni, svolto su un campione di 500 coppie di italiani di età compresa tra 30 e 65 anni. E il risultato è eclatante: i mariti italiani bocciano decisamente le loro consorti ai fornelli e indicano nel conduttore tv Alessandro Di Pietro il miglior maestro in grado di affinare le loro abilità culinarie.

Infatti, da quanto emerge dal sondaggio sembra che le donne non sono più in grado di soddisfare la propria dolce metà maschile come una volta. Solo il 33% si dichiara soddisfatto, mentre un 24% si ritiene mediamente soddisfatto e ben il 43% è totalmente insoddisfatto dalle prestazioni culinarie della propria compagna. Al sud (56%) sembra andare un po’ meglio, infatti i maschi meridionali sono più contenti rispetto ai loro colleghi del nord (44%), forse in ragione della genuinità delle materie prime e dello stile di vita meno frenetico.

Dalla ricerca emerge inoltre che la motivazione che influisce maggiormente sull’insoddisfazione dei mariti è per il 40% la cucina troppo poco condita o addirittura dietetica, mentre per il 26% è la poca fantasia nella preparazione dei piatti e nella ricerca di nuove pietanze, al terzo posto con il 15% la motivazione risulta essere la “gelosia” verso i figli, infatti le mogli accontentano sempre i voleri dei propri ragazzi trascurando quelli dei mariti, sempre più spesso messi da parte. Più staccato troviamo l’errore nei tempi di cottura delle pietanze (10%), la mancanza di ingredienti in cucina (5%) e non ultimo le lamentele verso i mariti se sporcano la cucina con il 4%.

Al campione del sondaggio è stato poi chiesto anche quali siano, tra i Vip i 10 “cuochi ideali” per insegnare alle proprie mogli a cucinare meglio. Al primo posto si è classificato Alessandro Di Pietro, il celebre conduttore di “Occhio alla Spesa” su Rai1 con addirittura il 26% di preferenze, grazie alla sua capacità di svelare i segreti per una spesa economica ma efficace; al secondo posto troviamo l’immarcescibile Beppe Bigazzi (17%) in virtù delle sue famose ricette rustiche ma genuine; sul più basso gradino del podio troviamo il rassicurante Gerry Scotti (15%), che risulta affidabile e “appetitoso” come deve essere un vero gourmand. Buono quarto Lino Banfi (11%), il classico nonno rassicurante ed esperto di ricette; mentre al quinto posto (9%) troviamo Davide Mengacci per la sua fantasia ed estro in cucina; seguito (7%) da Giorgio Panariello, per la sua simpatia e per la conoscenza di molte ricette toscane; al settimo posto (6%) Roberto Giacobbo per porre rimedio alla noia e dare un tocco di “fantascientifico” in cucina. Chiudono la classifica Carlo Conti con il 4% indicato per la sua pacatezza e affidabilità ai fornelli, Alessio Vinci (3%) per la sua internazionalità e, a chiudere la top ten Massimo Giletti (2%) che ispira fiducia da chef per la preparazione di ogni piatto.

Dal sondaggio, inoltre ,si evinconocinque virtù che i mariti vorrebbero dalle loro mogli per migliorare la qualità della cucina. Al primo posto (42%) troviamo la capacità di rallentare i ritmi in cucina. Dopo una giornata di lavoro frenetica infatti, i mariti chiedono meno fretta nel far da mangiare e calma nel godersi la cena. Al secondo posto con 31% di preferenze la maggiore varietà nel menù proposto e magari anche qualche piatto afrodisiaco per avere “una marcia in più” anche sotto le lenzuola (18%). Al penultimo posto con il 7% cercare di fare meno puzza mentre si cucina, evitando di impuzzolire casa e vestiti. Infine, la richiesta, che forse è più una speranza. Il sogno dei mariti è infatti che la moglie possa intuire i loro piatti preferiti e glieli faccia trovare pronti e ben caldi al rientro dall’ufficio (2%).

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