TERAMO. Il Tribunale di Teramo, nella mattinata di lunedì, ha accolto la richiesta di rito abbreviato per Salvatore Parolisi, in carcere da otto mesi con laccusa di aver ucciso la moglie, Melania Rea.
Una prima vittoria per la difesa del caporalmaggiore dellEsercito, poiché, in caso di condanna, significa godere dello sconto di un terzo della pena. Il rito abbreviato sarà però condizionato da una nuova perizia sulla dinamica e la morte della 29enne di Somma Vesuviana.
Ma non solo. Ad apertura di udienza, così come annunciato dal legale della famiglia Rea, Mauro Gionni, la piccola Vittoria, figlia di Salvatore e Melania, si è costituita parte civile attraverso la curatrice speciale, la nonna materna. Il caporalmaggiore e la figlia Vittoria saranno, quindi, luno contro laltro.
Nelle 24 pagine depositate, i difensori di Parolisi, Nicodemo Gentile e Walter Biscotti, hanno tentato di sviscerare i punti deboli del castello accusatorio a partire proprio dallora della morte di Melania, tra le 14.30 e le 15.10 del 18 aprile. Secondo la difesa, il caporalmaggiore sarebbe stato visto a Colle San Marco alle 15.23.
I legali del militare di Frattamaggiore non hanno rilasciato dichiarazioni uscendo dall’aula, mentre il procuratore capo, Gabriele Ferretti, si è limitato a dire che il gup ha rivolto un invito a smitizzare la vicenda.