ROMA. Allestero si aspetta di vedere che esito avrà la riforma del lavoro. Lo ha detto a Tokyo il premier Mario Monti, prima di partire per Pechino.
Cè molta attesa ha aggiunto il presidente del Consiglio su quello che accadrà in Parlamento. Allestero, e particolarmente in Giappone, ho visto che si aspetta di vedere che esito avrà il quarto grande blocco di riforme dopo il consolidamento dei conti pubblici la riforma delle pensioni e le liberalizzazioni.
Il pareggio di bilancio ha assicurato Monti resta lobiettivo che sarà perseguito e che non richiederà nuove manovre. Nella manovra di dicembre sono stati introdotti molti margini cautelativi, come il non aver contato i benefici attesi dalla lotta allevasione e laver stimato i tassi di interesse al livello che cera ancora a fine novembre e quindi più alto di quello di oggi.
La recessione ha aggiunto nasce dalleconomia internazionale e dalla mancanza di politiche di crescita in Italia, non dalle riforme che, nonostante possano sul momento intensificare un po la tendenza negativa, non devono essere messe in discussione.
Monti ha avvertito che, prima che la missione in Asia dia un qualche frutto, occorrerà attendere ancora: Dopo questo viaggio è chiaro che non vedremo nessun miglioramento riflesso nei dati delleconomia italiana nei prossimi mesi, questi sono processi che richiedono tempo.
Poi il premier ha analizzato la situazione italiana: Prendiamo lOcse che ha pubblicato delle previsioni che sono negative dal punto di vista delleconomia reale e ha pubblicato delle valutazioni sulla politica economica italiana in corso che sono molto positive e incoraggianti. Cè contraddizione fra le due cose? Assolutamente no: sappiamo che la recessione è un frutto delleconomia internazionale ed è un frutto della mancanza in passato di politiche di crescita per lItalia.