ROMA.Incontro aPalazzo Chigi tra il premierMario Monti e i vertici della maggioranza:i segretari del Pdl, Angelino Alfano, del Pd, Pierluigi Bersani, e il leader dellUdc, Pier Ferdinando Casini.
Proprio Casini ha pubblicato su Twitter una foto dellavvio della riunione. Siamo tutti qui! Nessuna defezione!, ha scritto il centrista nel tweet che accompagna la foto pubblicata sul social network,celebrando la ripresa degli incontri tra il capo del governo eil cosiddetto trio “Abc” (Alfano-Bersani-Casini)dopo la clamorosa defezione del segretario del Pdl la scorsa settimana.
Nella fotoi tre leader di partito sono seduti, Monti è in piedi, con unespressione più seriosa rispetto ai sorridenti Casini e Bersani e ad Alfano che abbozza anche lui un sorriso. Sempre il leader dellUdc è tornato a scommettere sulla continuazione dellalleanza. Dopo Monti voglio continuare con Pd e Pdl, – ha scritto Casini – larmistizio è necessario, deve andare avanti.
Al vertice hanno partecipato anche i ministri del Welfare Elsa Fornero, dello Sviluppo economico Corrado Passera, il viceministro all’Economia Vittorio Grilli e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà. Invitati solo per un aperitivo anche il Guardasigilli Paola Severino e il responsabile degli Esteri Giulio Terzi.
RAI. Sin dalla nota diffusa la scorsa settimana per annunciare lincontro di giovedì sera, il premier aveva messo in chiaro che non avrebbe accettato veti dai partiti, ma oggi Monti deve prendere atto che un accordo sulla Rai è ben lungi dallessere raggiunto. Per il Pdl cè anche sul tavolo, e strettamente legato al tema Rai, la questione spinosa dellasta sulle frequenze tv. Per il Pd, invece, resta netta la determinazione a non accettare un rinnovo dei vertici senza una riforma della governance. Monti si è presentato con lobiettivo di incassare il via libera al rinnovo dei vertici Rai, in scadenza a fine mese. Ma sul tavolo ha posto anche la questione della riforma della legge Gasparri, anche se con un approccio morbido, ovvero, concordare unintesa sullavvio del percorso che porterà alla riforma della governance dellazienda di viale Mazzini. Ma Alfano ha mantenuto il punto, così come Bersani. Mentre Casini ha tenuto una posizione di mediazione.
RINNOVO CDA VIALE MAZZINI. Il percorso che il governo avrebbe delineato ai leader è di procedere al rinnovo integrale del Cda, direttore generale compreso (punto su cui si è trovato di fronte il no di Alfano, favorevole invece a una conferma di Lorenza Lei), con figure di alto profilo, a partire dal presidente. Tra i candidati accreditati dai partiti di maggioranza a cui il governo starebbe pensando per la poltrona di direttore generale figurano Rocco Sabelli, ex Banca Intesa e alla guida della newco di Alitalia, o in alternativa Francesco Caio, ex amministratore di Omnitel, entrambi molto stimati da Monti, o Claudio Cappon, che ha già ricoperto lincarico, nome che sarebbe gradito al ministro Corrado Passera.
LEGGE GASPARRI. Il Pd, dal canto suo, da settimane ormai preme su Monti per una modifica della legge Gasparri. I tempi ci sono, ha ribadito più volte Bersani nel chiedere un intervento per decreto. Di certo, il Pd non potrebbe accettare un rinnovo dellattuale Cda in scadenza il 28 marzo. E ha già chiarito che non parteciperà alle nomine del nuovo consiglio damministrazione che per legge spettano al parlamento. Con la stessa determinazione il Pd ha fino a oggi insistito con lesecutivo sulla necessità di archiviare definitivamente il beauty contest e assegnare le frequenze televisive con unasta. Una linea su cui finora è stato in rotta di collisione con il Pdl.
LAVORO. Il premier ha sottolineato la necessità di una riforma ad ampio raggio dei diversi aspetti del mercato del lavoro per la credibilità dellimpegno riformatore del Governo anche a livello internazionale e soprattutto per giungere ad un aumento delloccupazione e della crescita. Il ministro Fornero ha enunciato i principi della riforma che è oggetto di un dialogo intenso e costruttivo con le parti sociali: la semplificazione delle tipologie contrattuali, al fine di facilitare laccesso dei giovani ad un impiego stabile; la revisione degli ammortizzatori sociali assicurando luniversalità di un nuovo sistema di assicurazione sociale per limpiego; la revisione delle norme che regolano il licenziamento dei lavoratori, distinguendo tra il licenziamento per ragioni discriminatorie da quello per ragioni disciplinari e quello causato da ragioni esclusivamente economiche; il rafforzamento delle politiche attive e dei servizi per limpiego. Si è inoltre soffermata sulle misure dirette ad accrescere loccupazione giovanile e femminile. I leader politici, prosegue la nota di Palazzo Chigi, hanno espresso lauspicio che gli orientamenti esposti possano trovare laccordo delle parti sociali e ottenere unapprovazione tempestiva da parte del Parlamento.
GIUSTIZIA. Sui temi della giustizia, si è convenuto sulla proposta del governo, esplicitata dal ministro Severino, mirante a: – integrare una più ampia disciplina anticorruzione nel disegno di legge di Alfano; – pervenire ad una nuova disciplina delle intercettazioni telefoniche, tenendo conto delle iniziative dei gruppi parlamentari; – intraprendere una revisione del processo del lavoro che ne riduca la durata e che ne rafforzi lefficacia in termini di certezza del diritto: – pervenire ad una soluzione equilibrata e condivisa sulla responsabilità civile del magistrato.
ESTERI. Il ministro degli Esteri, Terzi, ha illustrato le linee di politica estera in corso, in particolare nella sua dimensione mediterranea. Il ministro si è in particolare soffermato sulle azioni del governo affinché sia possibile giungere a una ricostruzione precisa degli avvenimento che hanno portato alla tragica scomparsa dellingegner Lamolinara in Nigeria e ha riferito sugli ultimi sviluppi relativi alla situazione dei due marò italiani trattenuti in India. Lincontro e tuttora in corso, per lesame degli altri punti allordine del giorno.