Si da alle fiamme davanti all’Agenzia delle Entrate: è grave

di Emma Zampella

 BOLOGNA. Un piccolo imprenditore originario di Caserta si è dato alle fiamme, mercoledì mattina, davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate di Bologna.

L’uomo, 54 anni, residente a Ozzano e titolare di un’impresa individuale per la piccola manutenzione delle case, si è dato fuoco alle 8 del mattino mentre era nella sua auto parcheggiata in via Nanni Costa. A notarlo in fiamme, è stato un passante di nazionalità straniera che ha subito cercato di spegnere quella torcia umana con la propria giacca. Ad intervenire anche gli uomini della polizia municipale impegnati nella gestione del traffico.

Il testimone, Moreno Masotti, che ha assistito al tentato suicidio, ha dichiarato: “Ho sentito un gran boato, sembrava un incidente, un tubo saltato. Ma affacciandomi alla finestra ho visto l’auto in fiamme, una palla di fuoco. A 25-30 metri i vigili urbani erano accanto a una cosa a terra. Un vigile cercava di spegnerla con il giaccone; sembrava un pezzo dell’auto… poi mi sono accorto che era un uomo”. “L’artigiano – conferma Masotti- ogni tanto alzava la testa e si lamentava. Gli infermieri lo tranquillizzavano. Appena partita l’ambulanza sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento il rogo in pochissimo tempo. Ho visto una grande partecipazione dei servizi, un grande al vigile urbano che ha avuto una grande prontezza e determinazione per quello che ha fatto. Mi piacerebbe stringergli la mano”.

L’uomo, dopo un passaggio all’ospedale Maggiore del capoluogo, è stato trasferito al Centro grandi ustionati di Parma: le sue condizioni sono giudicate gravissime viste le ustioni su quasi il 100% del corpo. L’uomo, raggiunto dal vigile, è stato trovato in possesso di 3 lettere: una aperta, una indirizzata alla moglie e una commissione tributaria, nella quale scrive di aver pagato le tasse e di sentirsi ingiustamente trattato dal Fisco. Diversi passaggi fanno riferimento a una condizione economica e finanziaria disastrata, e in uno in particolare si legge: “Io le tasse le ho sempre pagate, vi chiedo scusa, ma ora non andate a chiedere questi soldi a mia moglie, lasciatela stare”. In un terzo foglietto, quello non indirizzato specificamente ad alcuno, vi sono riportate frasi come “Adesso me ne vado nell’aldilà”.

La moglie, che era all’oscuro della difficile situazione economica e finanziaria della piccola impresa del marito, appresa la notizia si è sentita male: sarebbe svenuta due volte e sarebbe stata accompagnata al pronto soccorso di Budrio. Della vicenda è stato informato il pm di turno, Massimiliano Rossi,che ha aperto un fascicolo conoscitivo in cui non sono ipotizzati reati. Un messaggio di cordoglio è stato inviato anche dal sindaco della città. “Quanto è successo questa mattina è sconvolgente”, scrive in una nota il sindaco Virginio Merola. “Ai familiari della persona coinvolta esprimo la vicinanza dell’Amministrazione comunale tutta, nella speranza che le gravi condizioni in cui versa attualmente l’uomo possano migliorare. Questo gesto deve fare riflettere tutti perché è una richiesta di aiuto che non ci può lasciare indifferenti. Un ringraziamento va al Corpo della Polizia municipale che è intervenuto immediatamente, all’agente che ha avuto la prontezza di spegnere le fiamme con il suo giaccone, alla Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco ed al 118”.

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