MARCIANISE. E stata una grande giornata di cultura quella vissuta ieri al Liceo Federico Quercia di Marcianise.
Aldo Masullo, uno dei massimi filosofi viventi, nellauditorium della scuola, ha tenuto una lectio magistralis sul rapporto tra tecnica e libertà nella società contemporanea. Un foltissima platea di studenti, docenti, dirigenti scolastici, uomini e donne di cultura ha ascoltato la lezione del filosofo con attenzione ed empatica partecipazione, rilevata con soddisfazione dallo stesso illustre oratore. Presente il sindaco Antonio Tartaglione con una corposa delegazione della sua amministrazione.
Dopo lintroduzione del dirigente scolastico del Quercia Diamante Marotta e del professor Francesco Caso, responsabile del dipartimento di filosofia e storia, che ha curato lorganizzazione dellevento, ha coordinato i lavori Antonello Velardi, caporedattore de Il Mattino. Presa la parola, Masullo ha posto in evidenza lo sfondo culturale del tema di discussione: lesser uomini implica lalterità, la necessaria relazione con gli altri in una società vissuta comunitariamente. La comunità politica in cui si realizza lumanità vive in una dimensione duplice, costituita dalla convenienza e dallaffettività.
Attraverso il convenire verso un comune obiettivo si concretizza il rispetto per gli altri, per la loro diversità di pensiero e di essere. Con laffettività emerge la reciproca cura che gli uomini intraprendono di sè stessi e della comunità di appartenenza, che trova nelleros platonico una straordinaria sustanziazione. Si vive comunitariamente luno nellaltro e luno per laltro, realizzandosi per quello che si è veramente, abbeverandosi costantemente alla fonte dellaltro. La tecnica si è innestata in questo processo, aiutando luomo a farsi tale, rispondendo a bisogni sentiti, reali, vissuti. Ma la pervasività degli espedienti tecnologici nel vissuto quotidiano pone oggi seri dubbi circa la possibilità di far convivere tecnica e libertà.
Il messaggio di Masullo non è comunque improntato al pessimismo o a improbabili ed inutili radicali rigetti del progresso tecnologico. I tanti giovani presenti hanno seguito tutto dun fiato le sue argomentazioni, ponendo alla fine diversi spunti problematizzanti: saranno loro, ha concluso il filosofo, che salveranno la loro libertà e la nostra. Lutopia di Fichte, che affermava che gli uomini devono intraprendere un cammino che li porterà a volere tutti liberamente il bene, con i ragazzi del Quercia è un po più vicina.