Cinquegrana: “Basta pensare solo all’Urbanistica”

di Redazione

Alfonso CinquegranaORTA DI ATELLA. Dopo le considerazioni di Massimo Russo, è un altro cittadino che sente il bisogno di far sentire la propria voce.

Alfonso Cinquegrana, disoccupato, padre di sei figli, figura storica di Orta di Atella, il quale, proseguendo sul percorso tracciato da Russo, cerca di portare il proprio contributo al dibattito in corso. “Mi rendo conto che l’attenzione di tutti è rivolta alla questione urbanistica – commenta Cinquegrana – ma vorrei ricordare al sindaco ed alla maggioranza che alla popolazione ortese interessa solo relativamente tale importante aspetto della pubblica amministrazione”.

“Considerato che è ormai opinione diffusa – continua – che per cercare di risolvere almeno parte dei problemi urbanistici c’è bisogno di serenità e concertazione, è chiaro che difficilmente sarà risolto qualcosa. Nel contempo, però, potremmo impegnarci per garantire qualche servizio a chi, come me, vive fra mille difficoltà. Non è possibile che ad Orta di Atella abbiamo le più alte tariffe Tarsu ed Acqua. Non è possibile che ad oggi non vengano ancora assegnati i contributi per i fitti, e parliamo dell’anno 2006, quando gli altri comuni già stanno provvedendo all’anno 2011. Non è possibile che, nonostante una graduatoria, non vengono dati i soldi delle borse di studio quando stiamo per avviarci alla chiusura dell’anno scolastico. Continuiamo a dibattere e ad intervenire sulla questione urbanistica quando è chiaro che si è giunti ad una situazione amministrativa così critica e difficile tale da non riuscire a garantire l’ordinario figuriamoci lo straordinario. C’è l’assessore all’urbanistica (lo stesso assessore presente da venti anni) che, in consiglio comunale, si affanna a spiegare che la vicenda dei sequestri ed annullamenti interessa pochi casi e poi apriamo i giornali e scopriamo che viene fatto un ulteriore, e ripeto ulteriore, sequestro di trecento appartamenti. Ormai è chiaro. Per affrontare questa delicata questione ci vuole una classe dirigente che abbia poco o nulla a che fare con le gestioni del passato. Soprattutto una classe dirigente all’altezza del difficile compito, capace di poter garantire un coordinamento e confronto fra i vari livelli istituzionali. Nel frattempo, però, cerchiamo di sforzarci a migliorare i servizi socio assistenziali, ad abbassare realmente le tasse, ad organizzare iniziative che coinvolgano tutti i bambini, i diversamente abili, i meno abbienti senza però ‘ghettizzarli’ in sporadiche feste prive di una valida programmazione o, addirittura, mortificandoli con ‘pacchi’ alimentari che fanno venire in mente i tempi bui del passato quando, mi raccontava mio nonno ‘sabatiello’, si andava con la tessera a ritirare il pane. La distribuzione dei ‘pacchi’ non fa onore a nessuno e, soprattutto, dovrebbe far comprendere a chi ha gestito le sorti del nostro paese, a livello nazionale e locale, che forse è stato sbagliato qualcosa o parecchio nella progettazione e nella programmazione della crescita della nostra comunità sotto il profilo sociale, culturale economico ed, infine, anche urbanistico. E questo lo dice uno che ha sempre appoggiato questo sindaco e questa maggioranza. Quindi concludo rivolgendo un appello a chi governa e a chi cerca di dare un contributo al dibattito: non parliamo di cose che sono più grandi di noi e che difficilmente saranno risolte, ma parliamo dei problemi più spiccioli e che interessano la stragrande maggioranza dei cittadini”.

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