ORTA DI ATELLA. La storia di Orta di Atella dovrebbe rendere qualsiasi ortese fiero della propria città, una delle più antiche della Campania, ma che purtroppo è passata dallantica dignità di civitas romana alla vergognosa decadenza di oggi.
Pur devastata dai Vandali (455), dagli Eruli (476) e dagli Ostrogoti (489), Atella ha continuato nei secoli ad esistere. Ed è proprio questo il punto. Oggi Orta di Atella non esiste più; quindi l invasione barbarica avvenuta negli ultimi ventanni da parte di amministrazioni comunali insulse ha avuto un effetto più devastante? Sicuramente si!
Il fertile giardino della Campania è oggi deturpato dallinciviltà e da atti di vandalismo che impediscono ai pochi contadini rimasti di trarre frutti dalla nostra terra. Oggi Orta di Atella è nelle mani di persone che, forse ignare della sua millenaria storia, dellinestimabile patrimonio architettonico, culturale e storico, hanno reso il centro storico un ammasso di macerie abbandonate: una pavimentazione impraticabile e pericolosa, condizioni igieniche e di pulizia stradale indicibili, una rete fognaria obsoleta e quasi completamente otturata, unilluminazione pubblica inadeguata.
Linteresse delle maggioranze di governo che si sono susseguite fino ad oggi è stato orientato solo ed esclusivamente verso nuove e selvagge urbanizzazioni, con picchi che sfiorano il ridicolo, considerando linesistente piano del traffico di una città che è cresciuta demograficamente a ritmi vertiginosi. Tutto ciò ha reso ancora più inguardabile una città che manca di infrastrutture, di servizi, di ogni forma di sicurezza per i cittadini, di tutto!
La res publica è stata ed è amministrata per fini personalistici (per pochi intimi, diciamo!). Ma, al punto in cui siamo, a cosa serve muovere accuse, fare opposizione, contestare sempre le solite mancanze, quando dallaltra parte si ha il coraggio di affermare che si è fatto tanto per Orta di Atella e si è sempre operato in maniera cristallina?
A cosa serve rinfacciare una pessima e inadeguata amministrazione a chi per difendersi accusa gli altri di essere gentaglia disgraziata, fallita politicamente, professionalmente ed economicamente, a chi accusa altri di fare mandrakate pur di non rispondere in modo chiaro e costruttivo su ciò che si è fatto (o meglio, non fatto ) per Orta di Atella. Si finisce per essere appellati come pappagalli e di essere accusati di non fare una corretta e dignitosa opposizione istituzionale.
E allora lappello, da parte di Futuro e Libertà di Orta di Atella, va agli Ortesi, a quelli che credono nelletica della responsabilità, a quelli che fanno il loro dovere e vogliono godere di diritti certi, a quelli che pensano che lunica maniera per liberarsi è alzare la voce contro la corruzione e lillegalità, a quelli che credono che, non solo pochi ma tutti abbiano uguali opportunità, a quelli che, con senso di solidarietà, ritengono che bisogna essere attenti ai più deboli e agli anziani, a quelli che vorrebbero una città che produca più ricchezza e garantisca una maggiore qualità della vita, una città che investa sulla cultura e sulla scuola, una città che sia attenta alla sicurezza dei cittadini e severa con chi viola la legge.
Gli ortesi, che sono stanchi di una politica di propaganda, solo ed esclusivamente questi dovrebbero avere il coraggio di alzare la testa e far sentire la propria voce.
Stefano Minichino (presidente Fli – Orta di Atella)