TEVEROLA. Teverola negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo esponenziale di cemento, ha triplicato i residenti ma purtroppo a danno della vivibilità.
Un paese caotico cresciuto senza programmazione a discapito della salute pubblica. Pensiamo al problema traffico, una loro bandiera elettorale, che in determinati orari della giornata per percorrere i milleottocento metri di via Roma occorrono venticinque minuti circa (quando Dio cè la manda buona). Pensiamo alle tante traverse di via Campanello, tutte interrotte da qualche parco, che potevano essere valvole di sfogo per il traffico.
In verità, una traversa di via Campanello (la prima) non termina con un parco, ma i nostri amministratori, per par condicio o chissà che, preferiscono inibirla al traffico limitando la libera circolazione su una strada pubblica allintera cittadinanza. Pensiamo agli standard comunali, vere discariche a cielo aperto e facevano parte del loro programma elettorale, dove i costruttori hanno lasciato di tutto con il beneplacito dellex amministrazione comunale che è la stessa di oggi. Pensiamo che Teverola sia rimasta lunico paese della provincia di Caserta, e forse dItalia, a non avere un poco di spazio attrezzato a verde pubblico, una villa comunale.
Lo standard del Rione Carinaro potrebbe essere un polmone di verde e di ossigeno. Potrebbe essere, ma ci ha pensato lamministrazione a creare unaltra fonte di avvelenamento, la piscina e tutto linquinamento che produce. E se migliaia di firme (migliaia di residenti, e non, del Rione Carinaro, un terzo dellintero corpo elettorale) non sono riuscite a far desistere il sindaco e lamministrazione comunale dalla loro sete di cemento, allora vuol dire che a Teverola la democrazia non esiste.
Parliamo della piscina comunale che il sindaco e i suoi cortigiani vogliono realizzare nel Rione Carinaro. 13mila cittadini contro dodici consiglieri di maggioranza vincono loro, defraudando del sogno nel cassetto dellintera cittadinanza e delle migliaia di cittadini firmatari di una petizione a favore della villa comunale.
Alle elezioni si sono presentati come mendicanti elemosinando un voto. In realtà, meriterebbero commiserazione. Una volta eletti si sono trasformati in avvoltoi rapaci, strafottenti, sperperatori di enormi risorse pubbliche e approfittatori di vergognosi privilegi, legalizzati da un menefreghismo istituzionale, sia provinciale, sia regionale sia nazionale (e vogliamo sperare tutto in buona fede) e questa lezione dobbiamo ricordarcela in ogni tornata elettorale amministrativa e non.
E tutto questo solo per soddisfare la loro ingordigia. In campagna elettorale, per accaparrarsi i voti, avevano promesso di dialogare con i cittadini per uneventuale villa comunale o uneventuale piscina comunale. Ebbene, il dialogo non cè stato e i cittadini si sono espressi, comunque, a favore di unarea attrezzata a verde pubblico. Ingenui tutti i cittadini che hanno votato per questo sindaco e questa maggioranza, per ritrovarsi un podestà col pallino del cemento. Come si poteva avere fiducia di gente che ha triplicato i fabbricati di Teverola in soli cinque anni, e non sono ancora paghi? Come si poteva credere alle promesse elettorali di coloro che ci hanno nascosto il sole con enormi palazzoni, coloro che ci hanno soffocato col cemento e ci stanno avvelenando con lo smog e per i tanti siti, dove i loro amici costruttori hanno sversato impunemente con il loro benestare (e non si capisce il perché)? Parliamo degli standard comunali che sono vere bombe ecologiche in aree ad alta densità urbanistica.
Sarebbero preposti a difendere la salute pubblica, e non se ne preoccupano. Vogliamo ricordare allamministrazione comunale che governare bene non significa penalizzare i cittadini a favore dei costruttori, ma lavorare per dare ai cittadini una città vivibile sotto tutti gli aspetti, cominciando a ripulire il centro e le periferie, illuminare le vie e le piazze, trasformare le strade in luoghi in cui stare bene insieme, dotare il paese di quanto più verde possibile.
Poiché la democrazia a Teverola non esiste, invitiamo i consiglieri di minoranza a dimettersi, e tutti i cittadini a non arrendersi, a riappropriarsi della loro città, a lottare per la loro salute e dei loro figli. Invitiamo tutti i cittadini e associazioni a rendersi disponibili a manifestare contro la piscina in tutti i luoghi, istituzionali e non.
Il comitato civico “Teverola in Positivo”