AVERSA. Credibilità e coerenza: alcuni dei candidati a sindaco odierni, alle scorse amministrative, non sono stati eletti al Consiglio comunale come consiglieri.
Oggi, invece, perdendo il senso della misura e/o della realtà si sono candidati a sindaco, sapendo bene loro (non gli altri compagni di viaggio), che così potranno solo (se saranno fortunati), conquistare lo scranno di consigliere comunale. Omettendo di dire agli elettori che: votandoli a sindaco li ritroveranno (forse) consiglieri. Ma la campagna elettorale con la preferenza è cosa ben diversa (se ne guardano bene a farla). Inoltre, per quanto concerne la tanto invocata coerenza è di palmare evidenza non nelle parole, nella demagogia, ma nei fatti. Quei fatti che ci hanno reso protagonisti, di una polita dazione (tesa a tutela della collettività), non di chiacchiere.
La mia – la nostra credibilità è scritta nero su bianco nei verbali del consiglio comunale (strisce blu, parco balsamo, zone G, transazioni, incarico esterno al Rup etc.), iniziative a 360 gradi, senza fare sconti a nessuno. Forse, ritengono che nel tempo dell’ inganno universale dire la verità é un atto rivoluzionario, per questo riferiscono che si è levato alto il grido dindignazione del consigliere Capasso, per travisarlo subito dopo in modo subdolo.
Capisco pure, politicamente parlando, che si preferisce strumentalizzare il tutto, di fare di tutta lerba un fascio, per portare acqua al proprio mulino. Ma non si può fare propaganda elettorale infangando gli altri.E politicamente imputabile, oltre ad essere moralmente scorretto.
Pertanto, chiedo a tutti i partecipanti a questa competizione elettorale di attenersi al buon senso quanto più è possibile, senza offendere nessuno e di attenersi esclusivamente al dato politico, senza entrare nella sfera delle valutazioni. Ricordando loro, che gli elettori non giudicheranno fino alla data delle elezioni ma dall8 maggio in poi. E il tempo è il galantuomo dei galantuomini.
Rosario Capasso, candidato della lista Noi Aversani