Quattro domande ai candidati sindaco

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Quattro domande a Antimo Castaldo, Salvino Cella, Gabriele Costanzo e Peppe Sagliocco, su temi di rilievo per meglio conoscerli e, di conseguenza, scegliere con maggiore consapevolezza chi dovrà guidare la nostra città per i prossimi cinque anni.

Quale ritiene sia la prima cosa da fare per Aversa?

CASTALDO: Sono tre i temi prioritari per rendere Aversa una città vivibile: sicurezza, ambiente e mobilità. Ad Aversa e nell’Agro si convive con la paura. Tutto ciò condiziona profondamente le abitudini collettive e i rituali di vita individuali. E’ necessario intensificare iniziative istituzionali atte a creare un Osservatorio Permanente per la sicurezza e la lotta alla criminalità, dove il Comune, in un’ottica di concertazione con le Forze dell’Ordine, deve porre in essere azioni di prevenzione e repressione dei reati di micro e macro delinquenza. La percezione diffusa nell’opinione pubblica è quella dell’insicurezza. Occorre, inoltre, la massima attenzione verso il concetto di sicurezza stradale. Per l’ambiente, bisogna riorganizzare, in tempi brevissimi, la raccolta differenziata, attraverso l’efficacia dell’azione di raccolta, il recupero dei materiali ed il miglioramento del decoro urbano, per avere una città bella, oltreché pulita. Sul fronte delle tariffe, occorre introdurre per i cittadini virtuosi incentivi che ne riducano il costo, mentre per i comportamenti incivili sanzioni che inaspriscono sensibilmente l’importo da pagare. La mobilità, infine, è l’obiettivo centrale per l’assetto e lo sviluppo del territorio. Pensiamo ad ampie zone pedonali, a zone a traffico limitato, a piste ciclabili ed un efficiente servizio di trasporto pubblico. Tutelare il centro storico inibendolo alle auto, prevedendo a corona delle aree di parcheggio già individuate nel programma.

CELLA. Sono tante le cose su cui mettere mano. Ma la priorità assoluta è sicuramente un ridefinizione urbanistica della città in tutte le zone strategiche e in maniera particolare nel centro storico, dove bisogna intervenire con un netto recupero, valorizzando i beni e i complessi artistici e culturali nonché tutte le chiese che sono abbandonate in un degrado totale. Nello stesso tempo pensare alla realizzazione di aree verdi nelle parti più consone ad esse come l’area Cappuccini e l’area ex Texas, caso in cui si può abbinare il progetto di un parcheggio fondamentale per la fermata della metropolitana.

COSTANZO. “Agire con trasparenza trasformando il Comune in un Palazzo di vetro, avvicinando in questo modo i cittadini alla politica, cittadini che ora da essa si sentono distanti e scoraggiati. Soprattutto i giovani vanno invogliati a partecipare alla vita pubblica. E questo è anche un motivo per cui abbiamo puntato su candidati giovani e propositivi”.

SAGLIOCCO. Nell’arco dei primi cento giorno di Amministrazione Comunale, qualora dovessi essere eletto primo cittadino di Aversa darò, con il contributo di tutti coloro che fanno parte della mia squadra, un’impronta di cose che realizzeremo, poi, nell’arco di tutta la consiliatura. Andremo a terminare le cose in itinere che sono state anche argomento di confronto duro con il centro destra uscente quali le strisce blu. Immediatamente, però, metteremo in moto una filiera istituzionale con la Regione Campania, Provincia di Caserta, Università ed ovviamente Comune per la realizzazione di infrastrutture a corredo della metropolitana, promesse e poi dimenticate dalla Regione.

Quali i punti qualificanti del suo programma (in breve)?

CASTALDO. Il nostro programma è suddiviso in tre macro aree: servizi alla persona ed alla comunità, per avere una città solidale; l’assetto e l’utilizzazione del territorio, in cui trattiamo i temi dell’ambiente, dei parcheggi, la politica urbana e la mobilità, il riuso delle aree Texas e Gescal, l’impiantistica sportiva nella zona Cappuccini; lo sviluppo economico, quindi turismo, cultura, giustizia, riorganizzazione della rete civica e diretta web del Consiglio comunale. Sono le tre grandi aree di competenza dei Comuni, secondo la legislazione vigente. Democrazia e Territorio ha presentato in anticipo, rispetto alle altre liste e coalizioni, un programma, serio, chiaro e condiviso con i cittadini. Ci sono i nostri valori e il desiderio di costruire una città in cui sia normale vivere bene.

CELLA. Un programma che racchiude tutti i nodi cruciali per il rilancio della città. Mi riferisco all’ ambiente e al decoro urbano. Avviare una raccolta differenziata porta a porta a 360 gradi introducendo la Smart Tarsu per consentire di quantificare la produzione dei rifiuti differenziati con la relativa riduzione della tassa. Rilancio del turismo con Aversa inserita tra le mete di interesse nei tour operator valorizzandone le attrazioni principali come la casa di Cimarosa e il Chiostro di San Lorenzo e tutto ciò non può che passare ovviamente attraverso la creazione di infrastrutture alberghiere adeguate. La questione sicurezza, essenziale, in un area urbana molto popolata quale è Aversa, predisponendo un efficiente piano di videosorveglianza che copra tutto il territorio con un servizio di telesoccorso h 24 in coordinamento con le forze di polizia locali. Abolizione totale delle strisce blu e realizzazione di aree adibite a parcheggio interrate e sopraelevate. Un nuovo piano commercio che dia più voce alle varie categorie di commercianti e artigiani, proponendo la strutturazione di un progetto di una Carta fedeltà (di raccoltapunti o sconto) erogata in modo gratuitoai clienti degli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa al fine di incentivare gli acquisti nei negozi presenti in Città. Internet nell’aria ovvero un progetto che miri a garantire la totale copertura Wifi libero del territorio comunale per assicurare la connettività gratuita sulle aree pubbliche.

COSTANZO. Presto presenteremo il nostro programma, che è complesso e impegnativo: le nostre scelte guardano al futuro. Abbiamo puntato molto sulla trasparenza, sulla legalità, sull’area metropolitana ma anche sulle periferie, che non devono rimanere solo carta bianca di programmi elettorali, come avvenuto alle scorse elezioni. Ampio spazio è dato alle attività produttive, alle politiche di sostegno alla famiglia e alle madri lavoratrici, alle opportunità di lavoro per i giovani e la sicurezza, suiposti di lavoro ma anche stradale. La nostra scommessa è realizzare una più alta sintesi fra sviluppo della città e innovazione, tenendo insieme il sistema dei valori, i legami sociali, la rete delle relazioni, la dimensione culturale ed il rispetto dell’ambiente.

SAGLIOCCO. “L’azione amministrativa del futuro governo della Città sarà improntata sulla individuazione delle priorità per la Città e per i cittadini, dandosi prova concreta del sentire alto della politica, quale servizio, e della comune amministrazione della cosa pubblica.L’attività amministrativa sarà concentrata sulle effettive possibilità offerte dall’attuale normativa Regionale e Nazionale per la messa a regime di tutte lerisorse disponibili nei settori di specifica competenza. La larga intesaraggiunta tra le forze politiche della coalizione consentirà di tenere fede agli impegni elettoralmente assunti affinché Aversa conquisti quel ruolo di epicentro della Politica in terra di lavoro e volano per l’economia dell’ intero agro, anche attraverso l’implementazione di quanto di buono è stato realizzato dalla precedente Amministrazione, raggiungendo il ruolo di guida e catalizzatore di attività, ricerca di finanziamenti e risorse che merita per storia e tradizione.

Aversa accogliente: La nostraCittà sarà accogliente, assicurando la fruibilità e l’ utilizzabilità a tutti i cittadini, anche attraverso la eliminazione di qualsivoglia “barriera”. Tutte le scelte amministrative saranno condivise dalla cittadinanza, si assicurerà la presenza, all’interno della area Ztl, di navette elettriche che consentiranno di attraversare la principale via Roma ecologicamente

Aversa vivibile: L’azione amministrativa punterà a razionalizzare, sia in termini di spazio che in termini temporali, l’attuale sistema del parcheggio urbano; ad implementare il trasporto pubblico su gomma interno e su ferro per i collegamenti metropolitani realizzando, a supporto, ulteriori aree di sosta nelle zone periferiche per realizzare interscambi gomma-gomma, gomma-ferro.

Il centro storico quale territorio di qualità.

Il centro storico deve rappresentare contemporaneamente le radici della città e la volontà di progresso sostenibile attraverso lo sviluppo commerciale, in chiave turistica, con la facilitazione di insediamento di attività commerciali coerenti con il contesto ambientale.Trasformare Aversa da città dei bisogni a città delle opportunità attraverso un sentiero che via via si svilupperà perconsentire al territorio di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità ancora inespresse auspicando una maggiore integrazione con la Città e i territori contermini.

La rielaborazione ed adeguamento degli strumenti urbanistici

Redazione di un nuovo strumento urbanistico a scala comunale previsto dalla normativa vigente: Il Piano Urbanistico Comunale.

Redigere un piano urbanistico che sia indirizzato verso il settore terziario e dei servizi (a tutti i livelli). L’edilizia residenziale sarà soprattutto sviluppata attraverso politiche territoriali di recupero dell’esistente presente in modo consistente sul territorio comunale.

Quale futuro per i contenitori storici: la “Maddalena”, il “Saporito” e il complesso del Carmine? Come possono cambiare la città?

CASTALDO. Perla Maddalenadiciamo subito che siamo contrari ad ogni forma di speculazione. Il nostro auspicio è che rimanga saldamente in mano pubblica e che non si avverino le voci di un suo passaggio ai privati. Invito gli altri candidati a sindaco, soprattutto Sagliocco, a ribadire con forza questo concetto:la Maddalenadeve rimanere un’area di proprietà pubblica. Puntiamo ad un protocollo d’intesa conla RegioneCampania, in cui il Comune deve impegnarsi a prendersi cura dell’area verde, favorendone all’interno attività culturali e ambientali di associazioni e circoli giovanili, come concerti, mostre, fiere orti sociali. Sull’Opg l’idea è di promuovere il recupero, la valorizzazione e la trasformazione della Real Cavalleria Borbonica e di tutto il patrimonio immobiliare dell’Ospedale Psichiatrico. Restituire alla città lo spazio carcerario destinando l’area a Parco della Musica con un Auditorium, rigenerandola CavallerizzaBorbonica, ela Chiesadi Santa Maria degli Angeli a Museo Domenico Cimarosa. E’ ipotizzabile la creazione di un nuovo parco urbano come Centro per le arti e la musica, in contiguità con il parco Pozzi. Per il Carmine, infine, siamo d’accordo sulla sua utilizzazione comecentro servizi per le due facoltà, biblioteca universitaria e residenza per gli studenti.

CELLA. Si tratta di tre complessi che per le potenzialità di cui dispongono possono dare un impronta nuova alla città. Nella area della Maddalena penso alla creazione di un polo universitario con le due facoltà di architettura e ingegneria che dovranno avere un ruolo nel collaborare con l’industria manifatturiera per migliorarne la capacità produttiva e nell’indicare nuove strade finora inesplorate, attirando ad Aversa finanziamenti anche stranieri. Un area da collegare a mio avviso con quella del Saporito, con conseguente abbattimento delle mura dell’Opg. Senza dimenticare appunto ilrecupero di un prestigioso contenitore architettonico, come il Complesso del Carmine che deve rappresentare uno tra i tanti obiettivi indispensabili ad un ripristino complessivo del centro storico restituendo ad Aversa l’identità di città normanna.

COSTANZO. Sono dei complessi storici che, valorizzati o riconvertiti, cambierebbero di sicuro la città. Si possono immaginare molte pregevoli destinazioni ad uso pubblico, ad esempio spazi per il sociale, ma ci piace ragionare in termini realistici, prima di avanzare scenari. Questo significa che bisognerà studiarli singolarmente, e poi realizzare studi di fattibilità. La struttura centrale dell’ex manicomio civile, ad esempio, ha una storia importante che sarebbe ottimo ripercorrere anche grazie al lavoro di chi in questi anni ne ha curato l’archivio. Anche il patrimonio, non solo cartaceo, va valorizzato, ma quella struttura è di proprietà dell’Asl. Quindiprima bisogna acquistarla. Ecco perché dico che bisogna analizzare questi complessi caso per caso.

SAGLIOCCO. Partiamo dai due poli psichiatrici, quello della Maddalena e quello giudiziario, l’Opg. E’ impensabile che, in un percorso complesso, difficile e lungo ma perseguito con forza dall’Amministrazione per ridare qualità alla città, la stessa non possa riappropriarsi di spazi che le sono stati sottratti nel passato e che oggi rappresentano dei veri e propri giacimenti di qualità urbana. Il discorso vale per entrambe le aree, ma è senza dubbio ancora più importante per l’Opg, una struttura che dolorosamente è ancora utilizzata e che rappresenta ancora oggi un luogo della sofferenza, ma che potrebbe rappresentare uno dei luoghi di ulteriore rinascita della città. Come se tutto il dolore che in quelle mura è stato vissuto in questi decenni potesse volgersi in positivo, come se il brutto baco dell’ultimo ospedale psichiatrico giudiziario italiano potesse trasformarsi in una bellissima farfalla, fatta di grandi spazi verdi e di edifici destinati non più al dolore e alla sofferenza, ma al recupero delle nostre migliori capacità. Penso ai giovani, alla cultura, all’università, al patrimonio di intelligenza e di capacità anche imprenditoriale che potremmo sviluppare in quei luoghi. Sarebbe un regalo per la città, per i cittadini e per la stessa memoria di quei luoghi. L’Opg è quell’area cerniera che potrebbe legare con grande qualità la città antica e quella moderna, senza soluzione di continuità, quella continuità che oggi ci è preclusa dagli alti muri perimetrali. Ma se da molti anni l’obiettivo che abbiamo posto alla base del rinnovo urbano di Aversa è quello della qualità urbana, è evidente che dobbiamo porci di fronte alle scelte di intervento e trasformazione con un atteggiamento pragmatico e concreto. A tal proposito vedo due punti da affrontare in attesa di marzo 2013 data prevista per la chiusura degli Opg. Il primo punto è che dobbiamo porre molta attenzione alle scelte di trasformazione, perché chiudere l’Opg senza un progetto di riqualificazione adeguato, senza una riflessione comune, senza un disegno condiviso dalla città e dalle sue forze politiche e imprenditoriali, significherebbe rinnovare le brutte esperienze del passato con le quali ancora oggi facciamo, nostro malgrado, i conti. Non possiamo permetterci di creare un secondo “buco nero” ex psichiatrico, aggiuntivo a quello della Maddalena. Ma per fare questo abbiamo bisogno di tutti, dallo Stato alla Regione, alla Provincia alle forse locali. Noi siamo già in grado di fare la nostra parte. Ma serve anche mettersi assieme qui e ora, ad Aversa, trasformando gli stimoli di questa discussione in un vero processo di progettazione partecipata, costruendo assieme un’idea di trasformazione che punti su un mix integrato di funzioni che garantisca che questi nuovi pezzi di città, riappropriati, diventino vivi per tutto il giorno e tutti i giorni. Creare in queste aree cittadelle monofunzionali potrebbe in parte garantire un loro recupero. Ma non daremmo alla città quel segnale che si aspetta: Aversa è una città che ha poco verde urbano e queste aree, precluse per decenni alla città, rubate o nascoste, devono diventare il nostro cuore verde pulsante. Il secondo punto è che oggi ci troviamo, per la prima volta, in una condizione vantaggiosa e particolarmente positiva. Nei prossimi mesi verranno definiti i beni demaniali, e questo è anche il caso dell’ex complesso del Carmine, che grazie al federalismo fiscale potranno entrare a far parte del patrimonio comunale. E’ un passo importante e il Comune si è già mosso per far propri spazi che oggi rappresentano dei luoghi dimenticati nella nostra città. Ma è anche un passo che si accompagna ad una opportunità di studio strategico e di individuazione di soluzioni concrete che la nostra amministrazione sta attuando assieme al Ministero delle Infrastrutture, che a tale scopo sta finanziando in città alcuni studi di fattibilità per la riqualificazione urbana.

Nessuno ne parla, ma il racket continua a colpire i negozi a colpi di bombe. Cosa può fare un’amministrazione comunale?

CASTALDO. Oltre alla nascita dell’Osservatorio Permanente per la sicurezza e la lotta alla criminalità, nel nostro programma è prevista una specifica struttura per cercare di porre termine al racket criminale. L’istituzione dello Sportello artiusura e antiracket in immobili, ora di proprietà del Comune, confiscati alla camorra, con l’obiettivo di arrivare, in cinque anni, alla Fondazione antiusura e antiracket della città di Aversa.

CELLA. Un fenomeno, quello del racket, ormai in crescita che va affrontato senza mezze misure. L’azione da parte dell’ amministrazione deve mirare in questo caso da un lato a rafforzare i controlli con la videosorveglianza e dall’altro a spingere tutti, commercianti e imprenditori a denunciare i casi frequenti di estorsione, incentivando con sgravi fiscali tutti gli operatori che si dotino di servizi di telecamere interne ed esterne e che siano collaborativi con le forze dell’ordine. Tutto ciò può avvenire anche attraverso un tavolo permanente che il Comune dovrà istituire presso la Prefettura e con l’istituzione in di un’ associazione antiracket che metta assieme tutti gli esercenti e i commercianti con il pieno sostegno dell’amministrazione comunale che dovrà portare avanti una fitta campagna di sensibilizzazione.

COSTANZO. Parole e fatti. Parole per chiamare la camorra col proprio nome, condannare espressamente questi atti e prenderne le distanze. E fatti: potenziare la rete di videosorveglianza in ogni punto della città, innanzitutto, per non far sentire soli i commercianti, che vanno anche invogliati a denunciare tentativi di estorsione.

SAGLIOCCO. Nel nostro programma elettorale abbiamo inserito una sezione denominata ‘Aversa sicura’. La questione della sicurezza è una priorità della futura amministrazione. Accanto alla figura del poliziotto o carabiniere di quartiere sarà istituito il cosiddetto “ vigile di quartiere”affinché il corpo di polizia municipale guadagni sempre di più il ruolo di forza di polizia presente sul territorio che agirà, anche grazie all’implementazione del sistema di videosorveglianza già esistente. Sinergicamentealla altre forze di polizia e con la istituzione di un comitato cittadino per l’ordine e la sicurezza pubblica, i cittadini beneficeranno di un significativo ed efficiente controllo del territorio.

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