Terzo ciclo di film al Cineclub del Vittoria

di Gaetano Bencivenga

 AVERSA. La calda accoglienza da parte del pubblico dei primi due cicli di film all’ormai consolidato Cineclub del Vittoria, ha spinto l’ideatore nonché proprietario della storica sala aversana, Ermanno Russo, a prolungare la stagione fino alla soglia dell’estate.

È, infatti, in partenza da lunedì 23 aprile un terzo ciclo di proiezioni, che si concluderà martedì 26 giugno. La formula, tanto gradita agli spettatori, rimane inalterata. Nove lungometraggi, ripescati tra quelli maggiormente interessanti e anche di “nicchia” dell’attuale anno cinematografico, proposti in formula abbonamento a soli 15 euro con appuntamenti concentrati nei primi due giorni della settimana. Si comincia dall’ultima fatica del “re Mida” statunitense Steven Spielberg, che ritorna al prediletto genere epico con l’avventuroso “War Horse”, candidato a sei premi Oscar.

A seguire “Hysteria” della britannica Tanya Wexler, spiritosa commedia sull’invenzione del vibratore acclamata all’ultimo Festival di Roma. Tocca, poi, a due maestri del cinema nostrano Paolo e Vittorio Taviani, trionfatori a Berlino 2012 con l’acuto “Cesare deve morire”, trasposizione, ambientata nel carcere romano di Rebibbia e interpretata da autentici detenuti, della tragedia shakesperiana “Giulio Cesare”.

Conferma la leggerezza al femminile, evidenziata già nel felice esordio “Caramel”, la regista tunisina Nadine Labaki, che con il suo “E ora dove andiamo?” si è guadagnata il premio del pubblico al Festival di Toronto 2011.

Si continua con l’opera prima italiana rivelazione dell’ultima Mostra di Venezia (nella quale ha ottenuto il riconoscimento Luigi de Laurentiis), “La-Bas Educazione Criminale” di Guido Lombardi, impietoso ritratto, prodotto in maniera indipendente, sulla difficile convivenza tra immigrati neri, camorra e popolazione locale nelle disperate terre di confine di Castelvolturno.

Toni vivaci propone la commedia etnica “Almanya-La mia famiglia va in Germania” di Yasemin Samdereli, mentre un clima forte e drammatico prevale nell’intrigante angloamericano “…E ora parliamo di Kevin” di Lynne Ramsay, vincitore al recente London Film Festival anche grazie alla magistrale performance dell’attrice scozzese Tilda Swinton, giustamente decretata miglior interprete agli Oscar Europei.

Si chiude, infine, con due pellicole brillanti e surreali, l’argentina “Cosa piove dal cielo?” di Sebastiàn Borensztein, indiscusso Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film al Festival di Roma 2011, e la nostrana “Cose dell’altro mondo” di Francesco Patierno con l’inedita, divertente accoppiata Valerio Mastandrea/Diego Abatantuono.

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