NAPOLI. Rigettare il ricorso della Procura e quello della difesa, confermando la custodia cautelare ai domiciliari.
E la richiesta avanzata in udienza dal sostituto procuratore generale della Cassazione, Vincenzo Geraci, alla quarta sezione penale che dovrà decidere se confermare o meno il provvedimento emesso dal Tribunale del Riesame il 7 febbraio scorso nei confronti del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino.
All’inizio dell’udienza, in fase preliminare, la Cassazione ha dichiarato inammissibile la richiesta da parte del Codacons di essere ammesso come parte nell’udienza con un ricorso nel quale si avanzava la stessa richiesta della Procura di Grosseto, ovvero quella di disporre la custodia cautelare in carcere per il comandante di Meta di Sorrento.
Due i ricorsi che i giudici della Suprema corte dovranno discutere: il primo è quello della Procura di Grosseto che chiede che Schettino venga messo in custodia cautelare in carcere; laltro è quello della difesa di Schettino, rappresentata dall’avvocato Bruno Leporatti, che chiede di annullare l’ordinanza di custodia cautelare perché, secondo il legale difensore, non sussistono pericoli di inquinamento probatorio e il rischio di reiterazione della condotta.
Schettino è accusato di omicidio colposo plurimo, abbandono della nave, naufragio colposo e comunicazioni non corrette alla Capitaneria di Porto per l’incidente della Costa Concordia. La decisione della Cassazione è attesa fra la tarda serata di martedì e la mattinata di mercoledì.