CARINARO. Slitta al 30 aprile, alle ore 20, la seduta del Consiglio comunale di Carinaro, precedentemente convocata dal presidente dellAssise, Armando Lunello, per lunedì 23, con allordine del giorno lapprovazione del conto consuntivo 2011.
A determinare il posticipo dellassemblea civica listanza presentata dal gruppo di opposizione Rinascita per Carinaro, costituito dai consiglieri Domenico DAgostino e Lello Sardo, i quali hanno fatto notare la mancanza, agli atti della seduta, del parere della commissione bilancio. Chi si è sempre vantato di essere il più capace degli amministratori, solo perché da 40 anni continua a stare nella casa comunale, ha dovuto subire da parte nostra una lezione sullapplicazione degli articoli di regolamento del consiglio comunale, guarda caso redatto anche dal sindaco in carica Mario Masi, commentano i consiglieri della minoranza.
Per il primo cittadino, invece, la seduta poteva svolgersi regolarmente e da parte dellopposizione, a suo avviso, vi è stato soltanto mero ostruzionismo. Tutto è nato dalla riunione di fatto della commissione bilancio svoltasi preliminarmente allAssise. In quelloccasione spiega il sindaco Masi era presente il capogruppo di Rinascita che, però, preferiva rinviare al dibattito in Consiglio ogni osservazione al consuntivo. Lerrore è stato quello di non verbalizzare la seduta, il cui parere, tuttavia, non è vincolante allapprovazione dello strumento contabile. Poi, prosegue Masi il giorno del Consiglio, gli esponenti di Rinascita hanno contestato lassenza del parere. Da parte nostra, come maggioranza, vista la valutazione solo consultiva che rappresenta quella della commissione, potevamo andare avanti, ma abbiamo deciso di rinviare la seduta, anche perché la scadenza del 30 aprile per lapprovazione del consuntivo non è perentoria. Nel frattempo, la commissione è stata riconvocata ed ora agli atti ci sarà anche il parere.
Dunque, per Masi, da un lato si è registrato un errore in buona fede dei rappresentanti della maggioranza in seno alla commissione, dallaltro un trabocchetto inutile da parte dellopposizione di Rinascita, che, accusa il sindaco, a differenza dellaltro gruppo di opposizione, è dedita solo a formalismi e mai a proposte concrete.