De Raho agli studenti: “I camorristi non chiamateli signori”

di Redazione

 CASERTA. “Quando si cita un camorrista non chiamatelo mai signore deve vergognarsi del suo status” lo ha detto il capo della Dda di Napoli Ferdinando Cafiero de Raho agli studenti ed ai giornalisti presenti all’incontro organizzato dal Centro studi …

… ed alta formazione Maestri del lavoro d’Italia nell’aula magna del liceo Manzoni di Caserta. “Anatomia di un arresto” è stato il tema della conversazione scelta dalla dirigente scolastica Adele Vairo che ha fatto del suo istituto un campus aperto alla società per dare, ai circa duemila alunni, oltre una valida preparazione per la carriera scolastica ed universitaria anche una finestra sulla società con le sue complessità e contraddizioni. Una mattinata di grande valore morale e culturale, dove il procuratore capo De Raho ha affascinato giovani e docenti presenti svolgendo il tema in maniera impeccabile vissuto da protagonista. L’arresto era quello di Michele Zagaria uno dei tre più efferati latitanti della camorra casalese ed anche l’ultimo ad essere arrestato nel dicembre dello scorso anno.

Un viaggio nel tempo in una giornata diventata storica per la provincia di Caserta che portò sul territorio i cronisti di ogni parte d’Italia nello scenario del Comune di Casapesenna covo del boss, Caserta questura e successivamente Napoli sede della Dda. Una “lectio magistralis” che ha preso spunto da alcuni filmati di operatori di web tv che hanno fatto rivivere ai giovani presenti le emozioni degli addetti ai lavori, ma anche di semplici curiosi che affollarono quei luoghi diventati strategici e rumorosi per le sirene delle macchine delle forze dell’ordine e dell’elicottero della polizia.

“Mai come in questa occasione ci siamo sentiti meritevoli dell’onorificenza di maestri del lavoro ricevuta dal presidente della Repubblica. – ha commentato il presidente del CeSAF Maestri del lavoro d’Italia – Portare i principi della legalità nelle scuole attraverso così alte personalità ci ripaga dell’intenso impegno che offriamo ai giovani. Ringraziamo le istituzioni che a tutti i livelli collaborano per la riuscita delle nostre iniziative”.

 A porre domande al procuratore sono stati il presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli che orami per questi incontri casertani è diventato di casa a Caserta, il presidente dell’Assostampa casertana Michele De Simone nonché moltissimi studenti che hanno fatto serie ed attenti osservazioni su quanto esposto. “Ringrazio il procuratore de Raho e quanti hanno permesso una giornata di cosi intenso studio ai nostri alunni – ha commentato la preside Adele Vairo – In questo sforzo organizzativo non posso dimenticare i docenti ed il personale Ata che contribuiscono a tenere alto il nome del nostro istituto per la qualità dell’offerta formativa e per l’organizzazione”.

Il procuratore nel suo intervento non ha mancato di citare l’attività svolta contro la camorra dalla prefettura di Caserta e dal questore Guido Nicolò Longo. Su quest’ultimo si è soffermato raccontando episodi della sua lunga carriera di cacciatore di camorristi.

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