Rudere a Ischitella: il Wwf invoca messa in sicurezza

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. Tutto è partito da una segnalazione degli attivisti e del nucleo guardie ambientali del Wwf, rappresentati da Alessandro Gatto, che il 15 aprile, assieme a Domenico Mottola (con decreto di vigilanza ittico, …

… ed in attesa del venatorio della Provincia di Caserta e con decreto ittico-venatorio della Provincia di Napoli), Bruno Cajano e Mauro Puleio (con decreto di vigilanza ittico-venatoria della provincia di Napoli), e dai seguenti attivisti Wwf: Stefano Franciosi (presidente del Wwf Lago Patria), Vincenzo Viglione, Mario Milella e Pasquale Pinto, effettuarono un sopralluogo nella località Lago Patria Ischitella. In tale frazione di Castel Volturno è stata segnalata, come da comunicato, inviato alla stampa, la presenza di un manufatto abbandonato e decrepito, caratterizzato da pareti fatiscenti e pericolanti, che ormai rilasciano sulla duna sabbiosa della suddetta località detriti e calcinacci pericolosi per l’incolumità pubblica.

A seguito della segnalazione espletata dai volontari del Wwf, indirizzata al Comune di Castel Volturno, e precisamente alla triade commissariale, stamane il presidente del Wwf, Gatto, era stato invitato da parte delle istituzioni locali a segnalare con precisione il posto, con l’ausilio di una vettura del comando dei vigili urbani. In piazza vi erano numerosi rappresentanti del Wwf, in veste di attivisti volontari e anche alcuni associati delle Sentinelle Onlus di Castel Volturno rappresentati da Paola Castelli, Germano Ferraro, Massimiliano Ive e Teresa Baiano.

Ad un certo punto è stato comunicato al referente del Wwf, Gatto, che da parte del comando dei vigili urbani non vi era la possibilità di disporre di un’auto, in quanto non era stato ancora predisposto dal Comune la quota di 10 euro per la benzina. Il sopralluogo, pertanto rischiava di saltare o essere rinviato. Intoppi burocratici legati ad una distrazione? Al dissesto finanziario? O ancora alle condizioni economiche e burocratiche in cui versa il comando dei Vigili, che da tempo orami condiziona il lavoro svolto dalla polizia locale? Questa non vuole essere una polemica sterile ed inutile, ma quando c’è l’indisponibilità di un servizio, si potrebbe anche evitare di invitare gli attivisti del Wwf a venire a Castel Volturno, dopo una segnalazione effettuata. A quel punto gli ambientalisti hanno deciso di informarsi e dopo un colloquio con i rappresentanti dei vigili è stata constatata l’impossibilità di fornire l’auto.

Poi, grazie alla collaborazione dei responsabili del comando locale, l’auto è stata messa a disposizione e si è potuto effettuare il sopralluogo presso la struttura balneare pericolante ubicata ad Ischitella, a ridosso della riserva statale, compresa tra il lido Airone e il lido Pagano. La struttura balneare abbandonata, della quale, al momento non si conoscono i titolari, anche se si sospetta, per il modo in cui è stata realizzata, un’ingerenza non del tutto confacente a persone rispettose delle leggi dello Stato, già risulta essere un altro mostro abbandonato e pericolante sulle rive del litorale del Mito.

La speranza, ora, dopo il sopralluogo degli uomini del comando dei vigili urbani di Castel Volturno, è che la struttura venga per lo meno isolata e messa in sicurezza, al fine di garantire che nessun bagnante rimanga sotto le pietre di quest’ennesimo simbolo del degrado ambientale subito dalla duna sabbiosa di Castel Volturno.

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