PARIGI. Il primo turno delle presidenziali francesi registra l’umiliante, per Nicolas Sarkozy, sorpasso dello sfidante socialista, Francois Hollande, e rende evidente che il cuore della Francia è sempre di più conservatore e batte a destra.
A dimostrarlo il successo personale di Marine Le Pen che, con il 19,9, ha numericamente superato l’autentico trionfo del padre, Jean-Marie, che nel 2002 raccolse il 17% ma scavalcò il premier socialista Jospin e andò al ballottaggio con Chirac. Infatti, sommando il 27% del presidente uscente al 18,6% di Le Pen si raggiunge il 45,6% contro il 41,3 % dell’addizione del 28,2% di Hollande con il 10,9% di Melenchon e il 2,2% di Eva Joly.
In vista del ballottaggio, Sarkozy dovrà attirare i voti della destra se vorrà avere una chance di restare all’Eliseo. Ago della bilancia il centristra Francois Bayrou: nel 2007 riuscì ad arrivare a sorpresa terzo con il 18,57% ma oggi il suo più magro 9,2%, spostandosi da una parte all’altra può essere comunque decisivo. Secondo un sondaggio dell’istituto Ipsos, al secondo turno Hollande batterebbe Sarkozy 54% a 46%.
Ma per il presidente uscente nulla è ancora perduto: La battaglia continua in condizioni che saranno diverse, ha detto Sarkozy. I due candidati ora hanno un dovere di verità e coraggio ha proseguito il presidente in carica il momento cruciale è arrivato, il paragone tra i progetti, si tratta di designare colui che dovrà proteggere i francesi per i prossimi 5 anni. Per gli ultimi 5 anni ho esercitato queste funzioni, ne conosco il peso e i doveri. Queste prossime due settimane fino al ballottaggio, dovranno permettere a tutti voi di fare la propria scelta senza ipocrisie, ha aggiunto Sarkozy, convinto che possiamo affrontare il secondo turno con fiducia.
Questa sera sono il candidato di tutte le forze che vogliono chiudere una pagina e aprirne un’altra, è stato il commento di Hollande, soddisfatto del risultato del primo turno: Il primo risultato ha detto Hollande è che stasera sono primo e sono nella situazione migliore per diventare il prossimo presidente. Ora Sarkozy userà la leva della paura per ribaltare il risultato.
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