Terremoto in Indonesia: rientra allarme tsunami

di Antonio Taglialatela

 SUMATRA. Un fortissimo terremoto, di magnitudo 8.5, ha colpito l’Indonesia. La scossa si è verificata alle 14.38 (ora locale) di mercoledì, con epicentro a 33 chilometri di profondità, 435 chilometri a sud ovest di Banda Aceh, capoluogo della provincia di Aceh, al largo dell’isola di Sumatra.

Il centro di controllo del Pacifico ha lanciato l’allarme tsunami in tutto l’Oceano Indiano, mettendo in allerta ben 28 paesi, dall’Indonesia alla Thailandia, l’India, l’Australia, fino alle isole Seychelles, la Somalia, l’Oman e il Sud Africa. Allarme poi rientrato. Non si segnalano vittime o gravi danni a Sumatra.

L’India ha esteso il suo allarme tsunami anche agli Stati dell’Orissa (dove sono detenuti i due marò italiani arrestati per la sparatoria in cui sono morti alcuni marinai indiani) e del Kerala (a sud), mentre in Thailandia le autorità hanno chiesto alla popolazione di evacuare le coste.

Già nel 2004 l’Indonesia fu colpita da una scossa di 9.1 gradi, alla quale seguì un devastante tsunami che provocò oltre 230mila vittime in 13 diversi paesi. Rispetto ad allora, però, la faglia si trova a circa 100 chilometri più a est, in mare aperto, come reso noto dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Anche un portavoce dell’Usgs, l’istituto geosismico americano, ritiene “improbabile” uno tsunami, dal momento che il sisma ha avuto “un movimento orizzontale e non verticale”.

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