ROMA. Ribaltando il giudizio di primo grado, la Terza Corte dAppello ha assolto nella giornata di lunedì il funzionario del Prap coinvolto nella vicenda di Stefano Cucchi, il giovane fermato per droga il 15 ottobre 2009 e morto una settimana dopo all’ospedale Sandro Pertini di Roma.
Per la Corte non ci fu alcun favoreggiamento ne un abuso dufficio nelloperato di Claudio Marchiandi. Il funzionario del carcere. Lo scorso 25 gennaio, era stato condannato con il rito abbreviato con laccusa di avere abusato del suo ufficio redigendo personalmente in ospedale in orario extra-lavorativo la richiesta di disponibilità del posto letto, e di avere aiutato gli agenti della penitenziaria ad eludere le investigazioni.
Rispettiamo la decisioni dei giudici – ha dichiarato il padre di Stefano Cucchi, Giovanni- perchè per come era stata impostata l’accusa non c’erano i presupposti per giungere ad una decisione diversa. I nostri avvocati ci avevano preparato a questa possibile soluzione.
Per il processo ordinario per la morte di Cucchi davanti alla Corte di Assise di Roma sono imputate 12 persone: 6 medici, 3 agenti della polizia penitenziaria e 3 infermieri. L’11 aprile scorso, la Corte ha disposto l’affidamento di una maxi perizia medico-legale per stabilire le cause della morte e il 7 maggio prossimo ci sarà la nomina dei periti e il conferimento ufficiale dell’incarico.