Crisi, continuano i suicidi: imprenditore si spara al petto

di Mena Grimaldi

 ROMA. Ha scritto una lunga lettera ai familiari chiedendo scusa per il gesto e motivandolo alla situazione economica oramai insostenibile per lui.

Poi ha preso il fucile e si è sparato un colpo al petto. Così si è suicidato un imprenditore romano, 59 anni, nella giornata di mercoledì. A ritrovarlo, oramai privo di vita, il figlio maggiore. All’origine del gesto, i problemi economici che avevano investito la sua attività, un’azienda specializzata in costruzioni di alluminio in fallimento e con gli operai in cassa integrazione.

Sale in maniera impressionante il numero di suicidi avvenuti negli ultimi giorni a causa delle disastrose situazioni economiche. Gente che ha paura dinon arrivare più a fine mese e di non poter mantenere le proprie famiglie.

Proprio 24 ore prima, nella giornata di martedì, una donna di 80 anni si era lanciata dal balcone della sua abitazione. L’anziana donna era entrata in depressione dopo aver subito una riduzione della pensione da 800 a 600 euro. Era preoccupata di non arrivare più a fine mese.

Due giorni fa, invece, sempre a Roma, zona Centocelle, Pasqualino Clotilde, un artigiano titolare di uno storico negozio di cornici, si era impiccato legandosi con una corda alla trave del soffitto. A ritrovarlo, anche in questo caso, uno dei figli. Sul tavolo del suo negozio una lettera con le motivazioni del gesto: “problemi economici insormontabili”.

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