BOLOGNA. La corte d’appello di Bologna ha condannato a 17 anni e 10 mesi Calisto Tanzi per il crac da 14,5 miliardi di euro della Parmalat.
Nove anni e 11 mesi e 20 giorni a Fausto Tonna, ex direttore finanziario del gruppo. In primo grado erano stati condannati a rispettivamente a 18 e 14 anni dai giudici di Parma.
“La sentenza sostanzialmente è in linea per la posizione di Calisto Tanzi con le previsioni che avevamo fatto”. È il primo commento di Fabio Belloni, legale di Tanzi, che ha già annunciato il ricorso per Cassazione. “C’è stato l’accoglimento parziale dell’appello della Procura – ha sottolineato ancora il legale – ma con dichiarazione di assorbimento in altri capi di imputazione”.
La difesa aveva chiesto l’assoluzione per l’accusa di associazione a delinquere e aveva confermato la disponibilità al patteggiamento a 5 anni di reclusione per l’accusa di bancarotta fraudolenta. Tanzi non era presente in Aula. “Le sue condizioni di salute sono scadute e non sono certamente buone”, ha ricordato infine Belloni. La difesa dell’ex imprenditore ha più volte chiesto gli arresti domiciliari per Tanzi. Un’istanza per cui si attendono novità nell’udienza del 15 maggio prossimo davanti al Tribunale di sorveglianza.
“Porterò per sempre il peso indelebile per le sofferenze causate a quanti per colpa mia hanno subito danni”, aveva detto con un filo di voce l’ex cavaliere del Lavoro ed ex Re del latte Calisto Tanzi, lo scorso 26 marzo nell’aula del Tribunale di Bologna, pronunciando il suo “mea culpa” per il crac Parmalat che ha mandato in fumo i risparmi di decine di migliaia di piccoli azionisti.