ROMA. Non ci faremo ricattare: o i centurioni accettano le regole oppure se ne devono andare.
Questa la risposta del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, appresa la notizia della rissa avvenuta davanti al Colosseo tra centurioni e vigili urbani.
La lite, avvenuta davanti a centinaia di turisti in fila per far visita al monumento, è avvenuta a seguito del tentativo di far scendere tra il secondo anello del Colosseo i due centurioni che nella mattinata di giovedì vi erano saliti. Mentre venivano accompagnati fuori dalla polizia municipale, attraverso l’ingresso presidiato anche dalla polizia, c’è stato il corpo a corpo tra i vigili e gli altri centurioni che attendevano i loro compagni e che hanno cercato di liberarli dalla stretta degli agenti.
Durante la rissa, che bloccato per alcune ore lingresso del Colosseo, uno dei figuranti è caduto a terra ed è stato richiesto lintervento del personale sanitario. La situazione sembra ora più tranquilla, anche se i centurioni continuano ad inveire contro gli agenti.
Le proteste dei centurioni sono esplose a seguito di alcune regole messe a punto per loro dal comune di Roma: un patentino da centurione, regole e luoghi certi per sfoggiare costumi d’epoca. Poi, stop alle foto accanto agli antichi soldati romani per 100 euro. Stop alla persecuzione continua verso visitatori e turisti davanti ai monumenti. E, soprattutto, stop, con costumi arrangiati, tra elmi e scarpe da tennis, spade e magliette moderne.