TORINO. Dal 2005 dichiarava redditi sotto i quattromila euro. Un povero, dunque, per il fisco. Ma in realtà girava su una fiammante Ferrari F131 decappotabile.
A scoprire il furbo imprenditore, C.P., 60 anni di Fenestrelle, nel torinese, è stata la Guardia di Finanza. Luomo, che opera nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti, ha nascosto redditi per due milioni di euro ed evaso imposte per 1,1 milioni.
Le Fiamme gialle di Pinerolo ,che hanno cominciato ad indagare per la differenza fra il tenere di vita dell’imprenditore e il reddito dichiarato, hanno scoperto che, per il rifornimento degli automezzi per il trasporto dei rifiuti, l’uomo utilizzava gasolio da riscaldamento, gravato da un’imposta più vantaggiosa rispetto a quella per autotrazione.
Per fare questo l’imprenditore aveva installato nella propria azienda un vero e proprio distributore di carburante clandestino, privo di autorizzazioni e di sicurezza. Secondo le indagini della Guardia di finanza, con i proventi dell’evasione fiscale, l’imprenditore aveva acquistato una tabaccheria in una zona commerciale di Pinerolo che aveva intestato alla moglie, ora sequestrata insieme a dei capannoni artigianali.
Il furbo imprenditore è stato denunciato per i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele, occultamento e distruzione di scritture contabili, sottrazione fraudolenta di beni al pagamento delle imposte e frode sulle accise sui carburanti.