SANTA MARIA CV. Martedì 3 aprile, alle ore 10, al Teatro Garibaldi si è tenuto un Consiglio comunale aperto dedicato interamente ai bambini e alle politiche per linfanzia.
Il consesso cittadino è stata convocato dal presidente dellAssise Dario Mattucci al fine di dare applicazione al progetto Unicef per la costruzione di una Città a misura di bambino,come in precedenza auspicato dalla dottoressa Emilia Narciso, responsabile provinciale dellorganizzazione umanitaria a salvaguardia dei diritti dellinfanzia. A tal proposito, nel corso della mattinata, il Consiglio ha adottato allunanimità le due delibere allordine del giorno per il recepimento delliniziativa Costruire città amiche dei bambini-nove passi per lazione, e ladesione al progetto Sindaci per linfanzia promossa dallUnicef. I grandi protagonisti della mattinata non sono state le istituzioni ma i bambini, che sul palco del Garibaldi hanno recitato il ruolo di attori principali.
La città a misura di bambino non è unimmagine bucolica o un paese di balocchi. E un nostro diritto che per essere realizzato necessita di impegno a costo del sacrificio degli interessi dei grandi; questa la loro rivendicazione. Gli scolari, grazie al prezioso lavoro del corpo insegnante, hanno presentato al primo cittadino liste di richieste per il miglioramento della loro città. Gli alunni del Principe di Piemonte hanno rivendicato un lavoro di recupero della struttura del loro istituto, da sempre vanto storico per la cittadina, ma anche maggiore presenza di piste ciclabili e di verde per consentire loro momenti ludici in sicurezza.
Gli scolari del Secondo Circolo Didattico hanno portato a conoscenza della platea le numerose iniziative svolte per lUnicef, quali la vendita di dolci natalizi e di segnalibri realizzati a mano, che hanno fruttato un gruzzoletto devoluto allorganizzazione. Anche per loro i problemi riguardano la scarsa sostenibilità del modello cittadino rispetto alle esigenze dei ragazzi: congestione del traffico, mancanza di spazi liberi e sicuri per il gioco, fatiscenza delle strutture scolastiche.
Finanche con i piccolini della scuola dinfanzia, che hanno chiesto infrastrutture per la loro amichetta sulla sedia a rotelle, Il sindaco Di Muro ha dovuto recepire le istanze non come un Babbo Natale in giacca e cravatta che elargisce doni (Uova di cioccolato nelloccasione), ma come referente istituzionale richiamato a prendere atto dei disagi e dei reclami di questi cittadini speciali. Tali compiti per il primo cittadino sammaritano sono divenuti prioritari visto che, proprio in questoccasione, è stato insignito dallUnicef del titolo di difensore dei bambini e garante della Convenzione su diritti dellinfanzia.
A margine del Consiglio, la dottoressa Narciso ha esternato le sue riflessione sullevento mattutino: Santa Maria ha scuole, docenti, e tradizioni invidiabili per educare i suoi giovani. Cè bisogno di un cambio di mentalità generale per realizzare gli impegni presi. I bambini e la salvaguardia dei loro diritti calpestati devono divenire una priorità in una società disumanizzata che, nella corsa allo sviluppo, rischia di implodere. In fondo gli stessi scolari, stamane, ci hanno indicato la strada. I nostri fanciulli ora più che mai devono avere pazienza perché, come è scritto nel Piccole Principe: I grandi non capiscono niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.