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SANTARPINO. Essere Sindaco, significa dare una testimonianza di impegno, libero dal dedalo inestricabile di pressioni e compromessi…
Essere Sindaco, vuole dire avere fiducia nella autonomia locale, da considerare come centro di interessi, di ideali e di poteri, come strumento efficace per la soddisfazione delle esigenze popolari.
Essere Sindaco, significa attuare il compito di avvicinare efficacemente la cosa pubblica al cittadino, rapporto sul quale si fonda stabilmente la democrazia dell’intero Paese.
Essere Sindaco, significa ricordare, in ogni momento, di rivestire la carica ufficiale di governo nella consapevolezza di una qualificazione di organo funzionale dipendente dagli organi statali;
Essere Sindaco, significa assumere sempre e comunque con autorevolezza tutte le decisioni importanti dirette nellinteresse generale della collettività.
Essere Sindaco, significa uniformarsi alle tematiche e prescrizioni della legge 8 giugno 1990 n.142 e, in particolare, all’art. 38 della legge sull’Autonomia degli Enti Locali.
Essere Sindaco, significa assicurare e vigilare sulla capacità funzionale della figura stessa di sindaco, che resta elemento qualificatore per evitare quelle disfunzioni che rallentano o addirittura impediscono la cura degli interessi collettivi affidati all’Ente e che costituiscono la sfera delle sue attribuzioni.
E, invece, il sindaco Eugenio Di Santo, non è nulla di tutto questo!
E’ schiavo di pressioni e compromessi, vedi questione nomine Presidente e CdA della Ecoatellana Multiservizi! (pensando che i santarpinesi siano tutti stupidi, ha nominato un Presidente formale e uno di fatto, Antonio Garofalo detto – Tonino o benzinaio – ). Per quale arcano motivo ?
E’ assolutamente privo della cultura delle autonomie, fino al punto da penalizzare professionalità dell’apparato burocratico. Vedi privatizzazionedel servizio tributi, affidato ad una società privata con un provvedimento scandaloso e per una cifra di 2 milioni di euro 4 miliardi di vecchio conio! Con un sicuro aggravio delle tasse a scapito dei cittadini santarpinesi.
E’ assolutamente assente da qualsiasi dibattito politico-culturale al punto che, grazie al suo mutismo, si fa fatica a capire cosa pensa su qualsiasi problema discusso in Consiglio Comunale. Un esempio eclatante, la sua assenza al Consiglio Comunale per la lotta all’usura e all’illegalità!
E’ carente la sua presenza perfino di fronte a situazioni come quelle di questi giorni, che vedeSantArpino invasa da cumuli di rifiuti, denunciando una cronica incapacità di assumere iniziative, anche in sede di Consorzio. Abbiamo un Sindaco completamente irresponsabile!
E’ privo della pur minima conoscenza dei compiti e delle funzioni del ruolo rivestito, com’è dimostrato dall’assenza di prese di posizioni e iniziative di fronte alla drammatica crisi politico-economica che investe il Paese!
E’, l’ultimo punto, quello più delicato, e dove il sindaco Eugenio Di Santo ha dimostrato la sua totale inconsistenza, consentendo una gestione del tutto inconcludente tranne per gli amici e gli amici degli amici come è dimostrato dall’assoluto disinteresse per il bene comune e dei cittadini e dall’aver appaltato il Comune a un gruppo di potere che sta portando la nostra SantArpino allo sbando e alla bancarotta.
Il Comitato Civico SantArpino Libera@Democratica