Capodarco, monsignor Albanesi declina l’invito di Griffo

di Redazione

Vinicio AlbanesiTRENTOLA DUCENTA. In una lettera indirizzata al sindaco Michele Griffo, il presidente nazionale delle Comunità di Capodarco, monsignor Vinicio Albanesi,

… declina l’invito del primo cittadino a partecipare all’incontro pubblico, in programma sabato 21 aprile, nella sala consiliare di Trentola Ducenta, per discutere della casa-famiglia situata in un bene confiscato.

Riceviamo e pubblichiamo:

Signor Sindaco,

siamo costretti, nostro malgrado, a declinare il suo invito, alquanto discutibile, teso ad un dibattito pubblico sulle problematiche da lei sollevate circa l’uso del bene confiscato di via Romaniello. Probabilmente la ricerca del consenso l’avrebbe dovuta esercitare anche quando ha deciso di intraprendere la sua strada tutta personale di ingiurie, calunnie e falsità espresse a piene mani nei confronti della nostra Comunità, senza alcuna motivazione plausibile, frutto solo di ignoranza e di una modalità di dare volti alla verità ben oltre quella decenza che una istituzione pubblica deve sempre dimostrare di possedere, ma riteniamo che proprio quel senso “pubblico” sia carente totalmente in questa querelle.
Oggi l’intera vicenda è nelle mani della giustizia, non quella personale, ma quella dello Stato, giustizia che già si è espressa con una sospensiva del suo procedimento, pertanto non si ravvede alcuna necessità nel dare seguito a suoi inviti, tardivi, tesi probabilmente a creare giustificazioni di facciata o a dar vita ad istrionesche rappresentazioni che non ci appartengono. La Comunità di Capodarco, da lei rappresentata come una accozzaglia di imbroglioni ed approfittatori, non ha bisogno di passare per il vaglio di alcun tribunale costituito a propria immagine e piacimento.
La nostra storia, il nostro operato nei decenni, la nostra trasparenza e le finalità da sempre perseguite, sono illuminate dal sole della buona volontà, che ci farebbe piacere potesse riscaldare anche la sua umanità e la funzione accordatagli dai concittadini. Ben altra cosa sarebbe stato un invito teso a dare soluzione alla criticità da lei sollevata nello spirito di chiudere questa ferita aperta, non è stato così e ciò ci dispiace. La carità vive di rivoli di disponibilità e di sacrifici, l’invito è quello di trovarli nel proprio cuore per il trionfo della verità.
Il presidente nazionale delle Comunità di Capodarco, monsignor Vinicio Albanesi
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