Palmese: “No ai ripescaggi di ex assessori”

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Se, come ha dichiarato nell’immediato dopo voto, la sua gestione della città sarà improntata sulla ‘discontinuità di pensiero con l’amministrazione uscente’ …

… e con la scelta di assessori fatta ‘non sulla base di accordi di coalizione ma prendendo gli uomini privilegiando le competenze, per avere uomini giusti al posto giusto, così da portare la città di Aversa ad essere centro dl riferimento non solo per l’Agro ma per l’intera regione Campania sotto l’aspetto sociale, sanitario, turistico’ il sindaco Giuseppe Sagliocco non può e non deve dare spazio agli ex dell’amministrazione precedente che hanno già dato abbondantemente prova delle loro capacità amministrative, consegnandogli una città nelle condizioni disastrose che lui stesso ha tante volte denunciato in decine di conferenze stampa. Senza contare che si tratta di persone appartenenti a quello stesso gruppo politico che lo ha accusato apertamente di avere lavorato, da consigliere regionale, contro Aversa, boicottandone la rielezione al consiglio regionale”.

Commenta così Nicola Palmese, fondatore del movimento civico “Aversa nel Cuore, Aversa viva”, che si prepara già alle prossime elezioni amministrative, le notizie apparse sulla stampa di possibili ripescaggi dalla lista del Pdl di ex assessori bocciati dal voto popolare. “Se ne avessero diritto perché –continua Palmese – appartenenti ad un partito che si dichiara vincitore della competizione avendo dimostrato la forza del centrodestra ad Aversa considerando Sagliocco una creatura del loro centrodestra, credo che si sbaglino”.

“Perché – spiega Palmese – basta analizzare l’iter che ha portato il nuovo sindaco ad essere il candidato del centrodestra e il risultato del voto per capire due cose. La prima è che a vincere è stato movimento Noi Aversani, afferente al centro destra ma non al Pdl, che avrebbe diritto perciò ad una rappresentativa ampia in giunta. La seconda è che se fosse andato da solo, come intendeva andare, se avesse raggiunto l’accordo sul nome del candidato da opporre a Sagliocco, il Pdl sarebbe riuscito soltanto ad andare al ballottaggio, con il rischio, a mio parere concreto considerando i numeri delle preferenze per lista, di far vincere il centrosinistra di Cella dal momento che la città vuole cambiare e lo ha dimostrato bocciando in massa gli ex assessori, cosicché è ipotizzabile che con un voto bis tanti avrebbero rivisto la scelta fatta al primo turno”.

“Tornando, infine, alla scelta dei nomi per l’esecutivo Sagliocco – conclude Palmese – dovrebbe, ma credo lo stia facendo già, diffidare da aspiranti assessori che in questi primissimi giorni del dopo voto hanno dato notizia alla stampa di essere già al lavoro su temi specifici di interesse per la città come se sapessero di essere stati prescelti per le deleghe di competenza. Se Sagliocco davvero intende avere ‘discontinuità di pensiero con l’amministrazione uscente’ deve cambiare tutto e lasciare a piedi chi è stato bocciato dagli elettori e chi non ci ha messo la faccia proponendosi all’elettorato come candidato”.

“La città –conclude Palmese – non ha bisogno di manovratori occulti nelle cabine di regia ma di un sindaco indipendente e avulso da giochi politici e partitici”.

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