Pazopanib, nuova molecola contro il cancro al rene

di Redazione

 NAPOLI. Una nuova molecola, chiamata “Pazopanib”, che potrebbe ulteriormente migliorare la terapia contro il cancro del rene.

Gli studi clinici dimostrano che il trattamento con Pazopanib può aumentare significativamente il tempo in cui la malattia non progredisce rispetto al semplice placebo. Il cancro al rene è una malattia grave, molto difficile da diagnosticare e che in Campania colpisce circa 450 persone, in prevalenza uomini di terza età.

La Pazopanib ed è una piccola molecola orale, inibitore dell’angiogenesi: ha dimostrato di prolungare di quasi un anno la sopravvivenza libera da progressione della malattia rispetto a placebo nei pazienti mai trattati in precedenza. Di questa molecola e tanto altro si è discusso nel convegno “Sharing experiences in Rcc” che si è concluso sabato a Napoli.

“Questo tumore – spiega il primario di Oncologia al Cardarelli, Giacomo Cartenì – non è particolarmente frequente, spesso non provoca disturbi, quindi è difficile da scoprire. Uno su due viene addirittura individuato per caso, attraverso un’ecografia o una Tac addominale. Il risultato è che circa il 30 per cento dei pazienti mostra segni di metastasi già alla diagnosi e quasi il 40 per cento le svilupperà in seguito, solitamente nell’arco di due anni”.

Purtroppo questo tipo di tumore, a differenza di molti altri, non risponde particolarmente ai trattamenti tradizionali, come la chemio o la radioterapia. Ma la ricerca non si ferma. “Solo con l’avvento delle terapie a bersaglio molecolari – spiega Cartenì – si è registrato un cambio di rotta, sia per la sopravvivenza del paziente, sia per la sua qualità di vita”. E una delle nuove terapie parte appunto dalla molecola Pazopanib.

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