Trema la pianura padana. Unaforte scossa di terremoto, di magnitudo 5.9sulla scala Richter, è stata avvertita alle 4.04 di domenica, con epicentro a San Felice sul Panaro, nel Modenese, a 36 chilometri a nord di Bologna.
Sei le vittime finora accertate: tre nel Ferrarese, tutti operai impegnati in turni di notte in alcune aziende della zona. Un altro operaio napoletano, Gerardo Cesaro, 57 anni, di Sant’Antimo, è morto mentre era anch’egli impegnato in un turno di notte alla fonderia Tecopress di Dosso, frazione di Sant’Agostino, dove lavorava da tre anni.Una donna tedesca di 37 anni, nella frazione Sant’Alberto di San Pietro in Casale (Bologna), morta probabilmente per un malore dovuto allo spavento,e un’anziana di 103 anni, a Sant’Agostino,cui è crollato addosso il tetto della propria casa.Almeno 50 i feriti.
Il sisma, verificatosi a 10,1 chilometri di profondità,è stato avvertito anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Venti secondi di smottamento, che ha spinto molte persone, in diverse città,ad uscire di casa in piena notte. Poirepliche di intensità minore: una di 3.3 alle 5.35,un’altra di 2.9 alle 5.44,altredi magnitudo 4.2 alle 11.13, di 3.9 alle 12.12 e di 3.5 alle 12.59.
BIMBA ESTRATTA DALLE MACERIE. A Finale Emilia, nel Modenese, una bambina di 5 anni, rimasta sotto le macerie a seguito del crollo di un palazzo, è stata salvata grazie a una chiamata arrivata dagli Usa al 113 di Roma. Alle 4.40 un medico, che chiamava da New York , ha riferito di aver ricevuto una telefonata da una donna sua paziente che non riusciva a contattare i soccorsi per segnalare la presenza di una bimba di 5 anni sotto le macerie di un edificio. Il 113 di Roma ha contattato i vigili del fuoco di Modena che si sono messi in contatto con la donna. La bimba è stata estratta dalle macerie, portata all’ospedale del capoluogo.E’ in buone condizioni. Sempre a Finale Emilia è andatagiù una torre ed è stata evacuata anche una casa per anziani.
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VITTIME. Riguardo alle vittime, a Bondeno, nel Ferrarese, un operaio marocchino di 29 anni, ha perso la vita alla “Ursa”, fabbrica di polistirolo espanso, dopo essere stato colpito in testa da una trave. A Sant’Agostino, in una azienda di produzione di ceramica, “Sant’Agostino Ceramica”, due operai italiani, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni,sono morti mentre lavoravano al reparto monocottura.
DANNI. Sempre a Sant’Agostino è anche andato giù un campanile. A San Felice sul Panaro, nel Modenese, è crollata la torre della rocca. Accertati il crollo di una statua all’interno della Chiesa di San Giovanni in Persiceto e crepe e inagibilità alla chiesa di Caselle di Crevalcore. Dalle case adiacenti sono state evacuate per precauzione 14 persone. Calcinacci sono caduti nella chiesa di San Matteo della Decima. In località Ronchi, presso comunità terapeutica, caduta di tegole dal tetto e varie crepe interne si sono aperte sui muri dell’edificio. A Galeazza (castello di Galeazza) è caduta la parte superiore della torre. Il Palazzo dei Veneziani, storico edificio di Finale Emilia, gravemente colpito, è parzialmente crollato e le 11 persone di tre famiglie che vi abitavano si sono miracolosamente salvate.
LOMBARDIA. Anche in sette comuni lombardi sono stati registrati danni a edifici pubblici e privati. Si tratta di Moglia, Sermide, Felonica, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Poggio Rusco e Quistello. Nel primo il municipio e diverse abitazioni risultano inagibili per crolli e lesioni. Le persone evacuate sono ospitate presso la palestra comunale. Pertanto anche la Regione ha chiesto lo stato di emergenza.
SFOLLATI. A Mirandola, nel Modenese, i malati gravi ricoverati nell’ospedale cittadino sono stati portati fuori dalla struttura e poi evacuati verso altri ospedali. Sempre in provincia di Modena, a Medolla, una famiglia è rimasta bloccata nella propria abitazione, dopo che una scala interna ha ceduto. Sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini che potrebbero ritrovarsi con le case non agibili: pronti quelli di Camposanto e Medolla, entro sera saranno operativi centri anche a Finale (dall’ospedale sono state evacuate 35 persone, tra cui una donna incinta, trasportata a Modena), San Felice e Mirandola: proprio in questo centro si registra il maggior numero di sfollati, tra i 700 e gli 800. In totale le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa, secondo le prime stime della Protezione civile emiliana, sono circa 3milA. La maggior parte, circa 2.500, si trovano nel modenese, gli altri 500 in provincia di Ferrara. A questi vanno aggiunti anche i cittadini lombardi. Un’ondata di maltempo attesa sul nord Italia per le prossime ore sconsiglia l’ospitalità in tenda, gli sfollati saranno probabilmente ospitati in strutture comunali e in alberghi.
DETENUTI. Oltre a questi, devono essere considerati anche 500 detenuti del carcere di Ferrara, tra cui alcuni collaboratori di giustizia. Sono stati evacuati e portati in spazi esterni, grazie anche al rientro in servizio degli agenti in quel momento reperibili, e sono in corso verificare di eventuali danni strutturali da parte dei vigili del fuoco.
GIAPPONE. Intorno alle 9.20 (ora italiana, le 16.20 locali) si è registrato un forte terremoto di magnitudo 6.2 nel nordest del Giappone con epicentro nelle acque del Pacifico, a 150 chilometri dalla prefettura di Iwate e nella stessa area dove si era verificato il devastante sisma-tsunami dell’11 marzo 2011. Il sisma non ha causato danni e la Japan Meteorological Agency (Jma) ha escluso il rischio maremoto.