CASAL DI PRINCIPE.La ripresa economica e sociale della provincia di Caserta passa attraverso la scuola ed il mondo dei giovani.
Spetta a loro, che tra poco saranno classe politica ed amministrativa del paese, correggere le distorsioni che si sono create negli anni passati dovute ad un poco lungimiranza di chi ha pensato ad un modello di vita che fonda la sua ragione di essere sulla speculazione finanziaria ed a un mercato senza regole.
E questo il messaggio lasciato agli studenti dellItc Guido Carli dagli intervenuti al convegno che si è tenuto nellaula magna dellistituto nella mattinata di venerdì. Lincontro è stato organizzato dal Centro Studi ed Alta Formazione Maestri del Lavoro dItalia, in sinergia con gli organi collegiali della scuola e la professoressa Rosanna Schiavone, coordinato dal presidente Mauro Nemesio Rossi, affiancato dal responsabile provinciale dei mdl Francesco Orabona.
Hanno partecipato il segretario provinciale della Cisl Carmine Crisci, il giornalista Vito Faenza ed alcuni esponenti del mondo dellIndustria. A portare i saluti il dirigente scolastico Salvatore Natale. Tema della discussione Economia Casertana e prospettive occupazionali. Una rivisitazione approfondita dei dati economici della provincia di Caserta presentati lo scorso 4 maggio alla giornata delleconomia da parte della Camera di Commercio di Caserta.
E stata loccasione per un full immersione nel contesto socio economico del territorio in un momento dove la disoccupazione sta raggiungendo livelli socialmente pericolosi, ma ciò nonostante, ci sono anche delle buone opportunità per creare una nuova classe dirigente capace di invertire la tendenza negativa che si protrae da alcuni decenni. Oltre alle relazioni è stato presentato un breve filmato sulla morale del sistema finanziario con lintervento delleconomista Giuseppe Di Taranto,napoletano e professore ordinario di storia dellimpresa e dellorganizzazione aziendale del Dipartimento di scienze economiche e aziendali della Luissdi Roma.
Di Taranto ha evidenziato gli errori ed orrori normativi ed il comportamento di chi ha voluto per il passato la moneta unica e le restrizioni del trattato di Maastricht, che fissa le regole politiche e i parametri economici necessari per l’ingresso dei vari Stati aderenti nella suddetta Unione. Un patto che si è dimostrato sbagliato visto che ci sono state ben tre correzioni e che per la sua rigidità ha bloccato lo sviluppo di molti paesi, a favore della nazioni europee più forti.
Ci ha pensato Carmine Crisci a guidare il giovani nelleconomia casertana incapace di trovare un proprio sviluppo e con una disoccupazione che ha assunto aspetti patologici. Uno sprono a cambiare rotta ed essere valida alternativa allattuale classe politica è arrivato dal giornalista Vito Faenza, punto di riferimentoper oltre trentanni dellinformazione aversana. Ad essere protagonisti dellincontro, però, sono stati i giovani che con le loro domande hanno chiesto indicazioni e prospettive per il loro futuro. A loro sono stati dati consigli e indicazioni affinché credano nelle loro scelte e si presentino preparati sul mercato del lavoro.